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IL BUON CUORE 271


I vecchi sono molto sensibili al freddo, perchè la superficie del loro corpo è meno resistente, e perché tende a diminuire nei lbro organi la facoltà di sviluppare calorico. L’abitudine che malti contraggono di starsene chiusi in casa o di vestirsi troppo pesantemente è nn grave errore e dovrebbe essere combattuti e vinta, stando molto tempo all’aperto e vestendo sufficientemente ma non troppo. Gl’indumenti interni debbono essere porosi e leggeri, e a contatto della pelle è meglio la tela, aggiungendo sopra di essa una maglia di lana. Se itl corpo è riscaldato dai moto, è molto più facile che la sua superficie si raffreddi quando sia coperto da troppi indumenti o troppo pesanti: e in tal caso i pericoli di un raffreddore sono maggiori. Nell’età matura i tessuti tendono a perdere la loro elasticiià e ad irrigidirsi per uno sviluppo eccessivo del tessuto connettivo. Dove gli effetti di questo fenomeno sono più disastrosi è negli organi della nutrizione e in quelli dei sensi; si può in parte ritardare la perdita dei sensi mediante alcuni movimenti regolati del collo e dei muscoli. superiori del tronca. yolti• disturbi digestivi sono dovuti ad una rilassa, ezza dei tessuti di sostegno degli organi addominali; nel caso dei reni, sostenuti principalmente dai vasi che li percorrono e facilmente movibili perché quasi sferici, non di rado i. tessuti sostenenti s’intrecciano e impediscono il ’passaggio delle materie di secrezione, turbando anche la funzione dei nervi. La persona che abbia qUalche organo rilassato n spostato, deve;mparare a tenersi in atteggiamento normale, possibilmente in posizione eretta. l’abuso della posizione ricurva che molti mantengono lavorando, nuoce assai agli organi addominali. L’abitudine di mantenere il corpo e tutte le sue parti nella posizione più atta al regolare funzionamento di ciascun organo è il mezzo migliore per ritardare le elegenerazioni e gli incomodi senili. Così pure il moto all’aria aperta proporzionato alle forze di ciascun individuo, ha somma importanza e dovrebbe venir regolato come un’altra cura medica. Naturalmente gli esercizi ed il moto.non debbono essere spinti sino a produrre stanchezza ed essere alternati con periodi di riposo. Conviene poi mantenere vigoroso tutto il corpo non salo qualche parte di esso.

L'ITALICA GENS

PER GLI SCAMBI COMMERCIALI nelle Colonie Italiane del Brasile Meridionale

11 fatto che vi sono in America inniortanti colonie italiane, che, sebbene situate sulla costa dell’Atlantico e del Pacifico, mancano di comunicazioni commerciali dirette coll’Italia, denota, a noi sembra, una deficienza le cui conseguenze si ripercuotono in modo particolarmente grave ai danni dello sviluppo econemica commerciale del nostro paese e della conserva zii

zione. nazionale di quelle colonie. E’ opportuno premettere che noi intendiamo parlare di comunicazioni commerciali pure e semplici, non di linee dirette di navigazione che sotto l’apparente aspetto mercantile potessero eventualmente nascondere, fini di emigra-zione o di colonizzazione. Si può osservare, in linea generale, che le colonie che si trovano in questo stato di isolamento o quasi dalla madre patria, sono quelle verso le quali, se anche un. tempo vi è stato un forte movimento immigratorio dal nostro paese, questo è attualmente divenuto insignificante od è cessato del tutto. Si trovano infatti in tali condizioni tutte le colonie italiane situate sulla costa del Pacifico tanto nel Nord come nel Sud America, e, sulla costa dell’Atlantico, le culonie italiane del Brasile, ad eccezione di quelle degli Stati di San Paolo e di Rio de Janeiro: I porti cui fanno capo tutte quelle colonie, non solamente non sono toccati da linee regolari di piroscafi italiani, ma raramente vedono navi di bandiera italiana. T criteri informativi delle linee di navigazione italoamericane. Le ragioni di questa situazione di fatto sono mc.1-. i eplici e di indole varia; pertanto, non è difficile trovarne una principale, nel modo in cui si è formato e vive il nucleo principale della flotta mercantile it2,— liana transoceanica. Questa-si è sviluppata essenzialmente merce le poderose correnti emigratorie che da alcuni decenni dal nostro paese si dirigono alle Americhe; è l’esportazione di merce-uomo dall’Italia clic ha permesso la costruzione dei migliori e dei più grandi piroscafi italiani, e solo in parte secondaria vi ha influito il traffico di altre merci. Nel tonnellaggio totale dei nostri vapori transoceanici quello dedicato esclusivamente al carico delle merci rappresenta appena una terza parte. E’ cosi avvenuto che la nostra marina si è dedicata sulle linee Americane prevalentemente al traffico di emigratiti, per il quale aveva considerevoli vantaggi.:,alle altre marine, ed ha curato assai meno il traffico delle merci, nel quale per farsi strada occorreva, ad essa superare assai maggiori difficoltà. Nella direzione delle compagnie di navigazione di servizi transoceanici non si considera la marina come un’appendice al servizio del commercio delle produzioni nazionali con l’estero; e perciò vediamo le n. stre compagnie limitare il servizio per quei porti pei quali vi è forte movimento di passeggeri e di emigranti dall’Italia, e disertare quei paesi dove tale movimel i tu non si ha. Questo subordinamento degli interessi commerciavi all’industria del trasporto degli emigranti, spiega anche in parte perché il commercio italiano in America non si è sviluppato in quella misura che era lecito attendere in base alla quantità di popolazione nostra residente oltre oceano. Se le nostre compagnie di navigazione anzichè n&le mani di azionisti si trovassero nelle mani di veri commercianti, se i nostri armatori si preoccupassero