Pagina:Il buon cuore - Anno XIV, n. 24 - 12 giugno 1915.pdf/6

190 IL BUON CUORE


Tutti siam teco e pronti: se giunga l’ora del cimento estremo, lottar, soffrire ed aspettar sapremo, in alto i cuori, impavide le fronti. Un almo incanto ammalia ed avvalora, o Patria, i figli tuoi: freme la polve degli antichi eroi, e ogni voce ti esalta, Italia! Italia! MARIA MOTTA Maestra cieca

Un grido contro la moda

Ci viene inviato, con preghiera di pubblicazione, il seguente articolo. Non è nelle nostre abitudini e nei nostri gusti il trattare argomenti di questo genere,,che direttamente o indirettamente, toccano la più pericolosa delle passioni: di essi noi crediamo assai sa-2iente il consiglio di S. Paol6: nec nominentur in vobis. Frase che mi richiama l’altra di Manzoni: dell’amore parlare il meno possibile: ne abbiamo in corpo 666 volte più del bisogno: e moda e amore sono gemelli. Possono sembrare apprensioni soverchie per la conservazione dei buoni costumi, ma ci sovviene della famosa ode del Parini sul vestire alla ghigliottina; se non siamo alla ghigliottina piena, siamo alla metà, la qtial metà che manca al collo pare aspiri a supplirvi con quanto manca ai piedi. Paiono cose da poco, ma il severo psicolcgo moralista giustamente osserva, rivolto a Silvia, schiava della moda: Ahi, da lontana origine Che occultamente noce, Anco la molle giovane Può diventar feroce.... Tal da lene principio In fatali rovine Cadde il valor la gloria De le donne latine.... Nòn obliar le, origini De la licenza antica. Pensaci: e serba il titolo D’umana e di pudica. L. V. Ecco ora l’articolo:

LA MODA

(UN FIORETTO PEL MESE DI MAGGIO).

Maggio è passato! Ma l’eco dei pergami, l’eco dei cantici sacri, la soavità - dei fiori olezzanti, deposti ai piedi di Maria, rimarranno nei riposti penetrali dell’anima fino al maggio venturo, celeste alimento alla vita divina che 16 spirito santo vi accese. Molte anime, che aprirono le loro orecc’die alla

voce del verbo, in omaggio appunto alla Gran Vergine, tralasceranno di essere quali furono e Imprenderanno una vita di ascensioni, di rinunzie, di battaglie spirituali, in quel campo ove più grande è l’insidia dell’antico serpente. Tralasceranno di fare della vita tutta un omaggio, per inghirlandarsi soltanto di rose nella folle spensieratezza di chi vive a sè e non a Dio che ci creò. Oggi l’antico serpente si presenta al sesso debole e al forte, (che paga doppiamente le spese) colla seducente legge della moda. La moda è divenuta, è ritenuta, legge. Donne e uomini che diconsi cristiani soggiacciono a tutti i suoi capricci, a tutte le deturpazioni e brutture che sfigurano l’immagine del Padre che Gesù ripristinò in noi. Tra mille fogge di cappelli, tra pennacchi, e piume, e nastri, e trasparenti e sparati e sgonfi e risvolti, s’indovina sempre il sottile veleno che alita il serpe sulle innumerevoli vittime incantate, d’infra la molle erbetta in fiore. Il prato incantato ove giace appiattato il serpe è da fuggirsi, o anima di sposa, o anima di vergine donzella, per volger l’occhio a Colei che in Cristo calpestò il serpente antico!

Ma infine, qual legge, quale amore del prevalere nel cristiano? La legge della moda o la legge della pudicizia cristiana, l’amore del mondo o l’amore di Dio? (( Chi ama il mondo e le cose che sono dei mondo, l’ambre del Padre non è in lui)) ammonisce l’Apostolo S. Giovanni. Gli empi mercatori della vanità donnesca scusano e giustificano la moda coll’arte. Ma quell’arte che strappa dalle mani di Dio le semplici vesti di cui egli cuoprì i nostri progenitori, è arte diabolica, nefanda. Essa così sarebbe definita dall’apostolo Paolo: «Concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi, concupiscenza della vita.» In fondo è quella concupiscenza che oggi manda in fiamme la nostra Europa. ((Onde vengon IP guerre e le contese fra voi? Non è egli in questo, cioè dalle vostre voluttà che guerreggiano nelle vostre membra?)) dice S. Giacomo. Si dovrà adunque ricercare e accettare ciò che si fuggì e si rinunciò nel sacro patto battesimale?! Abrenutias satanae?-.. Et omnibus operibus Et omnibus pompis eius!... (E a tutte le sue pompe?) Si risponda una volta per sempre Abrenuntio! Rinuncio! La vita cristiana è un sacrificio e un totale rinunziamento, o non è!. Ecco un bel fioretto che dal maggio T914 al maggio 1915 non perderà profumo! A voi. donne cristiane per- l’Immacolata Vergine che incarnò la legge del pudore! Alessandro Tiberti