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182 IL BUON CUORE


sposo faceva l’offerta. Caterina, che voleva essere la sposa di Cristo, quale risposta, uscita dal cuore, gentl’fiorirsi sulle labbra? Ah, dammi la corona di spine! Anime cristiane, anime buone, ancorchè Cristo sia con noi nell’Eucaristia, vi pesano ’troppo le prove della vita, vi par troppo pesante la croce che portate?... Sarebbe troppo dura constatazione; è segno che soffrite senza amore, è segno ché non amate! L. V.

LA GUERRA

CANTO DEI BAMBINI.

Se il braccio nostro debole brandir non sa la spada dei nostri canti bellici echeggi ogni contrada;, ’d ai fratei che pugnano d’Italia a le frontiere, di forza e ardor foriere canto echeggerà.. Su su, compagni, uniamoci, e i nostri voti ardenti i combattenti seguano di guerra fra i cimenti: il Tricolore sventoli su l’irredenta terra, a sacrosanta guerra vittoria arriderà! Compagni su!... La fervida canzon del nostro cuore, canti d’Italia i palpiti, dei figli suoi l’ardore. Canti d’Italia l’epica tenzon dei forti suoi, canti dei mille eroi l’indomito valor. Noi pur vorremmo correre dietro i piumati elmetti, noi pur la morte intrepidi sfidar coi nostri petti, noi pur sapremmo vincere, noi pur per te morire, Italia nostra, offrire a te vogliamo il cor. V. GOBBI.

Accademia musicale all’Istituto dei Ciechi

L’Accademia musicale estiva all’Istituto dei Ciechi, che ebbe luogo nei giorni 29 e 30 maggio, assunse quest’anno, peI momento speciale che attraversiamo, uno spiccato carattere patriottico. Non che la parte musicale venisse trascurata: rade volte il programma musicale fu così ben nutrito per numero,

squisitezza e varietà di pezzi, e giusta misura nell’assieme. dando una meritata lode a tutti, maestri ed’esecutori, un ricordo speciale non può’ommettersi per due pezzi distinti uno vocale, l’altro istrumentale • il pezzo vocale è il coro a quattro voci, Pasqua di surrezione, del in. Dentella, presente, eseguito da circa ottanta voci, allievi e allieve, sotto la direzione del maestro: Gallotti, maestro impareggiabile, che ’neritamente il membro del Consiglio avv. Capri, trasse sul palco, a ricevere dal pubblico uri meritato interminabile applauso. Il pezzo istrumentale è il Poemetto Sinfonico l’Aurora, per" piccola orchestra, composto dall’allievo dell’ultimo anno Enrico Cis; una circostanza specialissima, relativa al giovine compositore, dava a questo pezzo il carattere (li una impressionante suggestività; il Cís è trentino, nativo di Bezzecca: il padre è da quindici giorni a Milano, profugo, sfuggito alle ricerche dagli austriaci, e la famiglia, composta dalla nonna settantenne, dalla moglie e da quattro figli, venne di nottetempo fatta bruscamente sloggiare, per essere avviata in un paese di concentrazione, oltre le Alpi. Queste circostanze, note pur in confuso al pubblico, si può bene immaginare quale.profondo senso producessero, e con quale irrompente applauso, mescolato di lagrime, venisse salutato il giovinetto cieco. Il saggio di ginnastica diretto dal maestro cav. uff. Alberti, eseguito da una ventina di allievi, con uno sviluppo progressivo di quadri, di carattere veramente ginnastico, piacque assai e fu vivamente applaudito. Terminato il coro, presente sul palco tutta la schiera degli allievi e delle allieve, il nuovo rettore don Pietro Stoppani, con viva attesa del pubblic, lesse con accento vibrato il seguente discorso.

«Siamo stati un po’ incerti se fare o no la nostra Accademia, data l’agitazione e la gravezza dell’ora presente. Poi il Consiglio ha deciso di non togliere ai nostri allievi questa soddisfazione: poichè è ad essi soddisfazione squisita i! presentarsi --- sul finir dell’anno scolastico — a voi, signore e signori, che siete i loro amici, che nel passato gettaste le basi di questo istituto, ne accompagnaste la storia via via che questo si sviluppava, ’vigilando con generosi sensi l’opera vostra sorta per l’educazione dei ciechi. Non quindi accademia di svago; ma una giusta esperienza &arte che i ciechi nbstri sentono di dovere ai loro benefattori. E’ questa la prima volta che mi presento a voi nell’intera funzione di rettore; anche il Consiglio che regge attualmente il governo dell’istituto è stato nominato da poco. Finora non si è potuto altro che prendere posizione nel nobile lavoro compiuto da quelli che ci hanno preceduti. MOlto si è fatto e si è fatto bene. Il nuovo Consiglio ha iniziato la sua gestione pubblicando una bella monografia ’che riassume ed illustra ii passato ed il presente di quest’opera benefica; veramente,