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156 IL BUON CUORE


re, non elevandosi il corpo, non volerà più neppur l’anima. Quanti fra i cristiani dolorosamente dovrebbero dire: è precisamente ciò che avviene a me! Sta qui la filosofia del culto esterno.

Padre, è giunto il tempo, glorifica il tuo Figliuolo. Tutta la vita di Crsito fu glorificata dal dre: fu glorificata quando mandò l’Angelo dal cielo ad annunziarlo nella Casetta di Nazaret; quando mandò gli Angeli a indicarlo venuto nella Capanna cii Betlemme; quando fece.discendere in forma di colomba lo Spirito Santo sopra Cristo lungo le rive del Giordano, colla voce del cielo che diceva: questo è il mio Figlio prediletto;zel quale mi sono compiaciuto; quando, pregato da Cristo sulla tomba di Lazzaro, perchè lo glorificasse nella risurrezione dell’amico, Lazzaro risorse. Furono tutte glorificazioni grandiose, ma parziali: l’ora della glorificazione suprema è venuta; è una glorificazione sola, divisa in tre momenti: la morte, la risurrezione, l’ascensione. La morte fu la prima glorificazione di Cristo, perché è colla morte che Cristo redense gli uomini, debellò il nemico infernale, acquistò coi suoi meriti infiniti la grazia di Dio per la universale santificazione dell’umanità, e ricevette dal Padre il dominio e la potestà su tutti gli uomini, in modo che tutti l’ascoltassero, l’adorassero. S. Paolo lo dice apertamente: Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e morte di Croce; perciò Dio lo esaltò, gli diede un nome che è sopra ogni nome, affinchè col nome di Gesù ogni persona genufletta nel cielo, sulla terra, ’nell’inferno. ’La risurrezione fu la seconda glorificazione, perchè è colla risurrezione che Gesù Cristo diede la prova solenne, inconfutabile della sua divinità. Molti miracoli aveva già fatto Cristo nella sua vita, e molti per essi avevano creduto in lui. Ma non tutti avevano creduto: e quando i Giudei domandavano a Cristo nuovi argomenti della sua divinità, egli, come a prova suprema, si restrinse ad una sola, il miracolo di Giona profeta, che, stato tre giorni sepolto nel seno della balena, ne uscì pienamente vivo. La risurrezione non era soltanto l’argomento serbato per destare la fede dei Giudei, ma anche quella degli Apostoli. E’ solo dinnanzi al fatto della risurrezione che gli Apostoli si confermarono nella fede in Cristo La certezza della ’risurrezione -del Maestro, provata e riprovata colle diverse apparizioni in diversi luoghi, divenne la forza della predicazione degli Apostoli, e fece della loro fede la fede del genere umano. L’Ascensione fu la terza glorificazione che il Padre diede al Figlio, glorificazione che era il complemento delle altre, perchè solo dopo che Cristo ascese al cielo il Padre, insieme al Figlio, mandò sulla terra lo Spn-ith Santo; lo Spirito Santo che nel giorno della Pentecoste, scendendo sugli Apostoli, e negli Apostoli su tutta la Chiesa, completò l’opera della redenzione di Cristo, insegnando tutte le verità, anche quelle che Cristó non aveva ancora insegnato, dando alla loro intelligenza una luce maggiore di comprensione, dando al loro cuore uno slancio maggiore di

coraggio, di fortezza, che li rese pronti, ilari, vitto riosi, dinnanzi a qualsiasi sacrificio, anche a quello della vita.

Onde anche il tuo Figliuolo glorifichi te. La gloficazione che il Padre ha fatto del Figlio si è convertita in glorificazione che il Figlio ha fatto del Padre. Il Padre aveva data al Figlio la potestà sopra tutti gli uomini: questa potestà era stata data affinchè il figlio desse la vita eterna a tutti quelli, che a lui aveva consegnati. Quale è questa vita, eterna? Che conoscano te solo vero Dio, e Gesù Cristo mandato da te. Ha compito Cristo questo mandato? Io ho compito l’opera che mi desti a fare Con quale compiacenza, con quale trionfo, Cristo poteva ripetere quale parole, colle altre che immediatamente le precedono: Io ti ho glorificato in terra! Tutta la vita: di Cristo fu una glorificazione del Padre, nel far conoscere agli uomini queste tre verità: il Padre è il solo vero Dio.; il- Figlio è stato da lui mandato sulla terra per salvare tutti gli uomoni, dati a lui in potestà; la salute degli uomini, cioè la vita eterna, sta nel conoscere queste due verità, che il Padre è il solo Dio, e il Figlio è il solo redentore. Ha Cristo, nella sua vita, compito questa triplice missione? A dodici anni i suoi genitori lo smarriscono. Dove lo trovano? Nel Tempio, a discutere coi dottor della Legge. E qual ragione dà ad essi dell’opera sua? Non sapevate, egli dice, che io devo esser in quel che spetta al Padre mio? La prima parola di Cristo sulla terra è l’affermazione della missione sua di far conoscere il Padre. E’ il Padre che egli riconosce sempre come suo maestro. come suo ajuto. Specialmente nei momenti più solenni della sua vita, il nome del Padre torna sempre sulle sue labbra. Il Padre è invocato alla risurrezione di Lazzaro; il Padre nell’ultima Cena; il Padre nel Getsemani; il Padre sulla Croce! Adempiere la volontà del Padre fu l’intento di tutta la vita di Cristo, adempirla sempre, e farla adempire dagli altri. Quando le turbe, meravigliate dalla sapienza delle sue parole, dalla potenza dei suoi miracoli, dalla perfezione della sua vita, lo acclamavano, gli davano gloria, egli loro rispondeva. la gloria per me è niente; quello che io cerco è la gloria dei Padre. E questa gloria la cercò nella sua dottrina, la cercò nei miracoli che compieva, la cercò nella santità delle. sua vita, presentandosi al mondo come esempio di tutte le virtù. La gloria più grande della divinità; i sacrifici che la onorano di più, non sono le onere esterne del culto, sono i sentimenti puri dell’animo, la preghiera fiduciosa, la elevatezza degli intenti, l’amore del prossimo, il perdono delle offese, il sacrificio disinteressato, generoso, la forza nei dolori, l’amore scrupoloso della giustizia, in tutto, con tutti, •il richiamo continuo che il pregio della vita non sta nelle ricchezze. ma nella coscienza pura, che nulla giovano tutti i