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150 IL BUON CUORE


perché veniva a distarli dal loro raccoglimento, dal loro rapimento nel sole dell’anima, in Dio. Squisitezza aggiunta a squisitezza! A ridestare più vivo nostro amore e la nostra fiducia nella preghiera, nel cielo noi non troviamo soltanto un Padre, un redentore, un fratello, un avvocato; noi troviamo chi è il rappresentante più squisito dell’amore: quanto un tale riflesso viene opportuno in questi giorni, al principio del mese di Maggio dedicato al ricordo, al culto, alla preghiera innalzata in modo speciale dal mondo cattolico a Maria! Dio in cielo è il Padre, Maria è la madre. L. V

ON LUSERTIN

Al printm beli ragg de sol de Primavera, Ch’el scalda i. sass e i proeus di bei giardin, Che fa cantà sui piant la capinera E in la cappietta d’ora el canarin; In tra duu sass te vedet on cozzin, Ch’el g’ha duu oggitt con la pupilla nera; Quella testina l’è d’on lusertin,.egnuu a fagh al sol, la bella cera.. i.,’è.staa sconduu in d’on bus per tutt l’inverno, Al scur, senza mangià e senza bey! Oh poverin! Com’el ghe pars eterno! Ma adess compagn de nun, content cl fiada, Ft benediss, vedenti scompars la nev, La Primavera e quell che l’ha cri;ada. FEDERICO Bussi.

ITALICA GENS

(Continuaz. vedi num precedente).

Il fatto che sebbene la loro costituzione risalga ad oltre trent’anni, esse conservano tuttora i costumi e la lingua italiana, e che questa lingua è tuttora la sola parlata dalla massa della popolazione in quelle regioni, dimostra come sia relativamente facile svolgervi un’azione di organizzazione scolastica italiana. E’ da considerarsi che in quelle colonie la scuola italiana non ha per ora concorrenti temibili nella scuola locale, come succede sempre in America. La scuola itIliana colà non è una scuola sostenuta con fatica allo scopo di diffondere una lingua straniera poco utile:.essa invece è desiderata dai coloni, pei quali rappresenta l’unico mezzo per l’istruzione dei figli, perchè le scuole brasiliane sono scarse di numero e deficienti nei sistemi, (secondo le stati stiche ’ufficiali del 1913, nel municipio di Caxias, il più progredito della zona coloniale italiana del Rio Grande circa il 6o% della popolazione è analfabeta). E tuttavia, in ambiente così favorevole, le scuole italiane non si sviluppano; ve n’è un certo numero che sorgono per iniziativa dei parroci e dei coloni stessi, ma difettano di mezzi e di maestri, ed hanno non di rado la durata di pochi mesi. Tutto ciò perché l’organizzazione scolastica è abbandonata a sè, alle risorse scarse di poveri coloni. Vr manca direzione ed aiuto; i regi consoli ne aiutano un certo numero con modesti sussidi,. ma i mezzi 2: loro disposizione per tale scopo sono troppo inadeguati. Così accade che buona parte delle domande di sussidi da parte dei coloni per sostenere le scuolette italiane, non sono accolte per mancanza di fondi; i coloni allora, pur dolenti di dovere rinunziai e alla scuola italianla, sono costretti a rivolgersi per sussidio alle autorità brasiliane, le quali finiscono per accogliere le looro domande. Così la scuola italiana, per mancanza di aiuti dalla madre patria, va a mano a mano perdendo terreno in luoghi ove avrebbe ancora condizioni favorevoli.

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Ed in verità le scuole di queste colonie agricole non richiedorebbero grandi spese: il denaro è scarso laggiù, e con una somma relativamente moderata, si potrebbe dare esecuzione a tutto un progetto di organizzazione scolastica italiana, non temporanea, ma duratura, tale da potere assicurare anche per l’avvenire il sopravvento della scuola italiana. Non avremmo che da imitare quello che hanno fatto i tedeschi nelle loro colonie stabilitesi in questi medesimi Stati da circa un secolo, nelle quali essi hannb provveduto alle due deficienze più gravi di tutte le scuole coloniali, quella dei mezzi e quella dei maestri. Coll’aiuto del lOro patrio Governo, essi costituirono piccole scuole normali per la formazione dei maestri e dettero un assetto stabile alla scuola tedesca, che ormai non tenic attacchi di sorta. Ed i vantaggi che da questo stato di cose vengono alla madre patria, si possono osservare anche solo esaminando le cifre del movimento commerciale fra quei paesi e la Germania. Nè a noi mancherebbe il modo di fare altrettanto; non mancherebbero istituzioni italiane sul luogo pronte a coadiuvare efficacemente i Regi Consoli in tale opera; la nostra stessa Italica Gens già ha studiato i progetti di una simile organizzazione scolastica in questi Stati e va iniziandone l’attuazione; ma essa urta contro la difficoltà essenziale della mancanza di mezzi.

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Ci siamo riferiti al problema scolastico nelle colonie degli Stati più meridionali -del Brasile, perché sono delle più importanti e sono state già particolare oggetto di nostri studi; ma altre colònie in condizioni analoghe, se non identiche, nei riguardi della con