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IL BUON CUORE 143


nuano ad avverarsi nell’attuale orrenda guerra, continentale e navale. Quasi commento. della poesia stessa, e a dimdstrare quanto ragionevolmente, il Sommo Pontefice inviasse da recitare a tutti i cattolici, senza distinzione di partiti, una preghiera in favore della pace, pubblichiamo la seguente statistica, che troviamo in una corrispondenza da Berna, del giornale l’Italia.

L’orrenda danza macabra

Due milioui di cadaveri - Quattro milioni di feriti

BERNA 18 sera:

Vn ufficiale superiore svizzero che ha seguito con attenzione le fasi della guerra europea occupandosi specialmente dei dati statistici, comunica al Vatcrland di Lucerna le cifre seguenti, le quali dimostrano con terribile eloquenza quale immane flagello sia per il genero umano la guerra presente. Le cifre poggiano su dati ufficiali e su notizie coscienziosamente controllate e. riguardano il periodo dal 2 agosto 1914 al 15 marzo 1915. Morti

Germania... Austria-Ungheria.

Feriti

348.001 300.000

Prigionieri

Totali

683.000 500.000

123.000 130.000

Imperi centrali

648.000

1183.000

253.000

1154.000 1517.000 2671.000

450,000 31.000 (175.000 86 000 44.000

751.000 67.000 1010.001 144.000 83 000

310 000 26 000 666.000 69.000 73.000

1517.000 124.000 2345.000 299.000 200.000

1286.000

2055 000

1144.000

4485.000

1934 000

3238.000

1397.000

7156.000

Francia. Inghilterra Russia. Serbia.. Belgio Alleati. Totale generale

Dal 15 marzo al 12 aprile in cifra tonda. Germania... Austria-Uagheria Imperi centrali Russia. Francia.. Inghilterra Serbia... Belgio

25.000 18.000 - - - 43 000

65.000 54.000

10.000 16 000

100.000 88.000

119.000

26 000

188.000

110 000 210.000 35.000 55.000 15.000 30.000 per epidemia 5.000 15.000

40.000 8.000 3.000

360.000 88.000 48.000

3.000

23.000

54.000 - 80.000 -1477.000

519.000

Alleati..

165 000

310.000

Totale belligeranti

208.000

429 000

Totale generale 2042.000 3667.000 A ciò vanno aggiunti’. Inghilterra (Indie e Dardanelli). Francia (Marocco e Dardanelli). Russia (contro Turchia e insorti) Turchia (contro Russia e Alleati)

707.000 7198.000

13.000 16.000 60.000 64.000

Perdita totale per tutti gli Stati Detratti i prigionieri

7353.000 1477.000

Rimangono morti e feriti

5876.000

Ed ora, certamente, sei milioni ed oltre. Sono cifre che non abbisognano d’illustrazione. Esse gettano tale luce ’spaventosa che bisognerebbe esser pazzi criminali per augurare l’entrata in guerra dell’Italia, quando non vi fossero ragioni ben gravi che la manifestino necessaria.

I sussidi alle scuole italiane in America.

Uno degli inizi più significativi delle sorti decadenti dell’italianita nelle Americhe è dato certamente dalla vita stentata della scuola italiana in quei paesi, pur così fortemente popolati da italiani. Più volte si è insistito sulla necessità di provvedimenti in favore di quelle scuole, e principalmente, sulla necessità di adeguato aumento di sussidi finanziari. Qui accenniamo solo ad un criterio relativo alla distribuzione di tali maggiori sussidi: vogliamo cioè richiamare l’attenzione sulla convenienza, anzichè di distribuirli con uniformità dappertutto, di concentrare una parte di quelle regioni dell’America, ove la scuola italiana può dare frutti maggiori e cooperare efficacemente alla conservazione.nazionale di determinate colonie. Noi non intendiamo con ciò dire che si debbano trascurare quelle scuole italiane, generalmente situate.nei grandi centri americani, le quali richiedono aiuti cospicui e danno frutti modesti perchè sopraffatte dalla concorrenza delle scuole indigene locali, nè pensiamo che i denari spesi per esse siano mal collocati; vorremmo anzi che anche queste potessero essere aiutate più efficacemente ed essere messe in grado di competere alla pari con le scuole del luogo, come lo sono quelle di altre colonie straniere. Ma considerando che per una soluzione generale e completa del problema delle scuole italiane in America occorrono fondi ingenti, che per ora non furono stanziati dal nostro Governo, ci sembra che, pur continuando a sussidiare tutte quante le scuole, come pel passato, convenga dedicare particolari cure ad alcune colonie agricole del Nord, e specialmente del Sud America, le quali, per le speciali condizioni di ambiente in cui si trovano, permettono ancora di spiegarvi, se si incominci subito, un lavoro efficace per assicurarne a lungo la.conservazione nazionale, e ciò a differenza della maggior parte delle altre colonie.

  • * *

Delle colonie che si trovano in simili condizioni, fra le più numerose e meglio conservate, sono certamente quelle degli Stati di Rio Grande do. Sul e di Santa Catharina nel Brasile meridionale. Queste colonie rappresentano ciò che rimane di più integro della nostra espansione etnica in America, ed è nostro dovere e supremo interesse impedire che esse pure vadano trasformandosi,e perdendosi. Esse sono composte in massima parte di italiani, e situate in località lontane dai centri brasiliani; che la scarsità dei contatti con l’elemento indigeno fu la causa essenziale della loro conservazione, non alcuna speciale assistenza da parte del nostro paese. (Continua)