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110 IL BUON CUORE


sero il loro compiacimento all’egregio consocio; e pur rilevando l’impossibilità d’ella attuazione pratica di tale progetto, ed il doloroso sacrificio che esso causerebbe di alcune località storiche (come il crocicchio delle Cinque Vie, alcune case di via Valpetrosa, ecc.) si fermarono specialinente sulla definitiva sistemazione che verrebbe risolta dal progetto Vitali, ed invocando con esso il ritorno all’antico delle adiacenze di San Sebastiano. A questa discussione seguì l’altra sull’alterazione (alta quale pure la «Sera» accennò negli scorsi giorni) portata al basamento del Palazzo di Brera, dove una sagoma di sapore alquanto settecentesco venne ad alleggerire il basamento del bel Palazzo di Brera di Francesco Ricchini. I convenuti, dopo animata ed esauriente discussione, votarono il seguente ordine del giorno: «I sodali della Letteraria ed Amici dei Monumenti, in omaggio ai voti ripetutamente espressi sulla conservazione integrale dei monumenti anche nei loro particolari, si augurano che venga ripristi-nato nella sua linea originaria il basamento del Palazzo di Brera.»

A illustrazione del progetto, il sottoscritto disse di esservi stato indotto dal desiderio di rendere più bella Milano, mettendo in speciale mostra molti dei monumenti che possiede, e che da molti non sono conosciuti o poco osservati. Milano concentra tutto il suo interesse nella,piazza del Duomo. bisogna crea-. re un diversivo in altre parti: una via che passi innanzi alle chiese di S. Alessandro, S. Sebastiano, S. Sepolcro, unificandole come in un motivo solo, for merebbe un centro di attrazione caratteristico, imponente. Riconosceva, se non la impossibilità assoluta, la grave difficoltà all’esecuzione del progetto nella questione finanziaria, non avendo poi tenuto calcolo delle difficoltà di carattere artistico che i cultori della storia potevano giustamente opporre. Si ricordò che la località delle Cinque Vie va conservata per la sua antichità, e specialmente in memoria di Cicerone che vi abitò nella sua venuta a Milano; sebbene possa osservarsi che,l’incontro delle Cinque Vie possa conservarsi anche dato l’allargamento di una delle vie stesse, non potendo suppor si die le modeste case che ora fronteggiano quel crocicchio, siano materialmente le medesime esistenti z,ll’epoca romana. Riguardo all’isolamento della Chiesa di S. Sebastiano, sul quale la Commissione raccolse la sua particolare attenzione, come di più pronta e facile attuazione, si deliberò di constatare presso l’Archivio municipale quali fossero le condizioni delle adiacenze del Tempio, quando il Pellegrini fu incaricat i della sua costruzione. L. VITALI.

11 Gattice, o Tremula, o Alberella (Dalla prosa di Weisflog) Allor che pendeva Gesù dalla croce, d’un funebre velo il sole si avvolse, prof onda amarezza ogni uom ebbe in cor; creato un brivido corse. per tutto Rimaser le belve celate ne’ covi, gli augelli sosPeser le note canore, perfino la mosca cessò di ronzar: ovunque si effuse mestizia e torpore. Le foglie, gli arbusti, gli alberi, i fiori sommesse parole dicez’an fra loro: grimmensi, solenni del Libano cedri scioglievano all’aure un funebre coro. li Gattice solo, il Gattice altero del Golgota il grave dolor non divise: Che importa alle piante di Cristo il soffrii-, se niuna di noi peccato commise?» Ma un angiol severo, un calice colmo del sangue di Cristo afferra e ne irrora le ascose radici dell’albero crudo: da un tremito strano invaso fu allora. A terra le foglie piegaro umiliate, i rami fur colti da eterno spavento e tremano sempre e posa non.hanno quand’anche non spiri il menomo vento. E pur nella state, allor che tranquilli gli alberi spiegan la folta lor chioma non trova mai pace la misera pianta che Tremula appunto per questo si noma. SAMARITA. ~t’7-?Ì~

Le colonie dello Stato di S.ta Catharina (Continuazione del numero:3)

Deficienza di comunicazioni e di trasporti. Ho detto ciò che manca più di tutto in queste colonie: è danaro e commercio. Questa deficienza dovuta essenzialmente alla difficoltà di comunicazioni e di trasporti. Abbiamo già accennato alla pessima viabilità interna della zona coloniale: il Governo non vi provvede: i municipi spendono per le strade nella scarsa misura che i modesti bilanci loro permettono. i coloni, spinti dall’interesse, concorrono talvolta coll’o