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IL BUON CUORE 45


scolata insieme alla zizzania. La mescolanza dei buoni coi cattivi è un fatto costante nella vita presente. Esso dà luogo ad una delle più frequenti censure contro, l’ordine della Provvidenza. Perchè, si grida, Dio permette che in mezzo ai buoni sorgano i cattivi; peggio ancora, perchè, nella maggior parte dei casi, Dio permette che in mezzo ai buoni sorgano i cattivi; Dio permette, che • i cattivi trion fino, che i buoni siano sopra fatti, calpestati, che i buoni piangano? Che vi’ siano dei cattivi, in mezzo ai buoni, è certo un male; è peggio ancora che i cattivi abbiano il sopravvento sui buoni, che i cattivi trionfino. Ma Gesù Cristo dichiara subito e apertamente quale sia la causa del male; la causa del male è fuoridi Dio. La prima causa dei cattivi, cattivo egli stesso prima di tutti, è il demonio; la seconda causa dei cattivi sono i buoni, che non vegliano abbastanza per salvare dagli occulti e dai palesi assalti del demonio e de’ suoi seguaci le persone affidate alle loro cure. Ma per qual ragione Dio permette la tentazione del demonio, perchè Dio permette la negligenza dei buoni nel toglier presso gli altri la fatale influenza di questa tentazione? La ragione suprema è questa: Dio che ci ha creati senza di noi, non ci vuol far salvi senza di noi. Dio ha un grande rispetto alla libertà. Dio vuole che la libertà entri come elemento essenziale di tutti gli atti umani; è solo la libertà che da valore ad essi. Che pregio avrebbe il nostro ossequio alla legge di Dio, se fosse un ossequio forzato, materiale, involontario? Non è tanto l’opera che Dio apprezza, quanto il sentimento col quale l’opera si compie: quello che Dio vuole nell’opera è l’amore. — Questo popolo, grida Dio parlando al popolo Ebreo, mi onora colle parole, ma il suo cuore è lontano da me. — E il popolo Ebreo, malgrado la sua speciale vocazione, fu riprovato. A noi basta sapere che Dio, dandoci il gran dono della libertà, dono che ci fa grandi, che ci fa autori del bene che facciamo, che circonda di profumo, tutte le nostre azioni buone, ci abbia nel tempo gesso dato i mezzi sufficienti di difesa contro i nostri nemici, E questi mezzi Dio ce li ha dati, prima di tutto nel dono stesso della libertà, poi nell’aiuto della grazia sua, poi nella, custodia dei buoni, affidata a chi deve essere buono, la custodia dei genitori verso i figli, dei maestri verso gli scolari, dei padroni verso gli operai, dei sacerdoti verso i fedeli. Che colpa ha Dio se per negligenza dei genitori i figli crescono discoli; se per la perversità dei maestri gli scolari sono preversi; se pel cattivo esempio dei padroni, gli operai trascurano i loro doveri; se pel poco zelo, per la poca scienza, pel poco spirito di sacrificio dei sacerdoti, il popolo fedele si svia, ed è facile preda di increduli e di socialisti? •

Non siamo noi che abbiamo diritto di condannye Dio; è Dio che giustamente ha ragione di condannare noi. Che fa Dió dinnanzi al doloroso fatto, non imputabile a lui, ma a noi, della miscela dei buoni coi cattivi? Dio ci fece grandi prima col dono della libertà e della grazia; ci salva ora e vuol farci grandi coll’esercizio della sua misericordia. I servi, quando videro ’sorgere la zizzania col buon grano, andarono dal padrone e gli dissero: vuoi tu che estirpiamo la zizzania affinchè non soffochi il buon grano? Era loro colpa, se col sonno riprovevole avevano permesso che il nemico seminasse la zizzania: ostentano ora uno zelo intempestivo contro le conseguenze del male da essi cotnpiuto. Quante volte pur troppo si avvera questo fatto di persone che sorgono e mostrano zelo contro un male che essi dovevano impedire e non hanno impedito, essi i primi colpevoli delle colpe altrui!

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No, disse il buon padrone ai servi inetti e zelanti fuori di tempo, non sradicate la zizgania, perchè con essa non si sradichi per caso anche il buon grano. Per più ragioni, sradicando la zizzania, si potrebbe sradicare il buon grano. La zizzania, crescendo, può diventare buon grano. Ciò si avvera della zizzania, non nel senso specificò di zizzania, ma nel senso generico di pianta. Sopra una pianta nata selvatica, si può innestare un germe buono, e il vigore selvaggio della pianta diventare forza maggiore dell’innesto. Nell’ordine soprannaturale questo fatto si avvera assai frequentemente. La grazia può operare mutamenti miracolosi. Se vedendo il furore di persecuzione di Saulo, la vita scandalosa di Maddalena, l’irreligione e le.sregolatezze di Agostino, alcuno avesse gridato: Signore, estirpateli... chi sarebbe stato estirpato? Colui che sarebbe divenuto il più grande degli Apostoli, chi sarebbe divenuto un tipo eroico di penitenza e di santità, chi sarebbe stato uno dei più grandi e sapienti vescovi della Chiesa! La zizzania, sradicata, può sradicare il buon grano, nel senso che, tolti i cattivi, i buoni, senza l’esercizio dello stare in guardia per non lasciarsi pervertire, si adagerebbero in un ozio fatale. Gli ozi di Capua non hanno snervato soltanto i soldati di Annibale. La pace religiosa in Francia, in seguito alla revoca dell’Editto di Nantes, preparò nel secolo XVIII il periodo di corruzione della Reggia e del Clero, causa remota e non ultima degli attuali disordini. La zizzania, sradicata, può sradicare il buon grano nel senso di non permettere che pel contatto dei cattivi, anzi per la persecuzione dei cattivi, i buoni diventino più buoni, diventino non soltanto buoni ma eroi, anzi Santi. E questo tanto nel campo umile e ristretto delle famiglie e delle comunità, come nel