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ha bisogno di essere compreso giustamente, di gene ràlizzarsi; è la medesima storia della coltura: non si chiede la maggioranza di individui che abbiano percorso gli studii superiori; si chiede la maggioranza di coloro i quali, bene o male, provvedono, colla parola e colla penna, ai loro interessi. Nella stessa maniera non si domanda il dieci per cento di donne che si aprano il passo dovunque; ma il novanta per cento di fanciulle concie dei proprii doveri, di madri comprese del compito loro. Eccolo il suffragismo: meno fronzoli, meno piccinerie, in tutto; dal vestito ai rapporti coi nostri simili. Quante volte io ho sorriso di ragionamenti femminili che forse non potevano competere con quelli del famoso cane parlante dell’America! E quante volte. ho sorriso di ambizioni grette, di aspirazioni meschine, di sublimi ideali r mpiccioliti da una meticolosità irritante. Riassumo: la storia, è vecchia, il mio parere povero povero: amiche, compagne, gli occhi in alto, la volontà in azione: il trionfo nostro è,sicuro; altre, le valorose, da secoli, ci hanno preparato la conquista: la vittoria d arriderà il giorno in cui l’idea, il pensiero, l’anima femminile, rette dalla riflessione, non avranno defezioni. MARY TAVOLA CARNOVALI.


Religione

Domenica 4a di Quaresima Testo del Vangelo.

In quel tempo, in passando vide Gesù un uomo cieco dalla sua nascita; e i. suoi discepoli già dimandarono, Maestro, di chi è stata la colpa, di costui, o de’ suoi genitori, ch’ei sia nato cieco? Rispose Gesù: Nè egli, nè i suoi genitori han peccato; ma perchè in fui si manifestino lef’-opere di Dio. Conviene, che io faccia le opere di lui, che mi ha mandato, fin tanto che è giorno; viene la notte, quando nissuno può opej rare. Sino a tanto che io sono nel mondo, sono luce del mondo. Ciò detto sputò in terra, e fece’ con lo sputo del fango, e ne fece un empiastro sopra gli occhi di colui. E. dissetgJi: Va, lavati nella piscina clt Siloè (parola che significa i! Messo). Andò pertanto,. e si lavò, e’ tornò che vedeva. Quindi è che i vicini, e quelli che l’avean prima veduto mendicare, dicevano: Non è questi colui che si stava a sedere chiedendo limosina? Altri dicevano, è desso. Altri, no, ma è uno che lo somiglia. Ma egli diceva: Io son quei’ desse.’ Ed essi dicevangli: Come mai ti si sono aperti

gli occhi? Rispose egli: Quell’uomo che si. chiama -. Gesù, ’fece del fango e unse i miei occhi, e mi disse: Va alla piscina’ di Siloè e lavati. Sono andato, mi son lavato, e veggio. E allora gli dissero: Dov’è colui? Rispose; Nol so. Menano il’già.cieco ai Farisei. Ed era giorno di sabbato, quando Gesù fece quel fango, e aprì a lui gli occhi. Di nuovo adunque l’interrogavano anche i Farisei, in qual modo avesse ottenuto il vedere. Ed ei disse loro: Mise del fango sopra i miei occhi e mi lavai; e veggio. Dicevan perciò alcuni de’ Farisei:.Non è da Dio quest’uomo, che non osserva 3’ stibbato. Altri dicevano: Come può un uomo peccatore far tali prodigi? Ed erano tra loro in scissura. Dissero perciò, di nuovo al cieco: Tu che dici di colui che ti ha aperti gli occhi? Egli rispose loro: Che è un profeta. Non credettero però i Giudei, che egli fosse stato cieco e avesse riavuto il vedere, sino a tango che ebbe, chiamati i genitori dell’illuminato. E,li interrogarono, dicendo: E’ questo quel vostro figliuola, il quale dite che nacque cieco? come dunque ora ci vede? Rispose, loro i genitori di lui, e dissero: Sappiamo che questi è nostro figliuolo, e che nacque cieco; come poi ora ci vegga, nol sappiamo; domandatene a Cui; ha i suoi anni; parli egli da sè di quel che gli appartiene. Così parlarono i genitori di lui, perchè avean paura de’ Giudei; imperocchè avean già decretato i Giudei, che, se alcuno riconoscesse Gesù per il Cristo, fosse cacciato dalla sinagoga. Per questo dissero i genitori di lui: Ha i suoi anni, domandatene a lui. Chiamaron adunque di bel nuovo colui, che era stato cieco, e gli disse,-0 Dà gjoria a Dio: noi sappiamo ’che quesito uomo un uomo peccatore. Disse egli loro: Se ei sia pecratore, nol so; questo solo io so, che io era cieco, e ora veggio. Gli -dissero perciò: Che ti fece egli? Come aprì a te gli occhi? Rispose loro: Ve l’ho già detto, e l’avrete udito: perchè volete sentirlo di nuovo? V olete forse diventar anche voi suoi discepoi’i? Ma ersi lo strapazzarono, e dissero: Sii tu suo discepolo, quanto a noi siamo discepoli di Mosè. Noi:sappiamo, che a Mosè parlò Dio: ma costui non sappiamo donde ei sia. Rispose colui, e disse loro: E qui sta appuno la meraviglia, che voi non sapete, donde ei da, ed ha egli aperti i miei occhi. Or sappiamo, che Dio non ode i-peccatori; ma chi onora Dio e fa la sua volontà, questi è esaudito da Dio. Dacchè mondo è mondo, non si è udito dire che alcuno abbia aperti g:i occhi a un cieco nato. Se questi non fosse da Dio, non potrebbe far nulla. Gli risposero, e dissero: Tu sei venuto al mondo ricoperto di peccati, e tu ci fai il maestro? E lo cacciaron fuori. Sentì dire Gesù,

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