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a principi astratti come i diritti dell’uomo, ma si Provvede ai bisogni realmente sentiti, non si parla mai di pubblica istruzione, bensì di pubblica educazione. L’insegnamento delle lettere e delle scienze non è colà l’unico obiettivo della scuola, ma va di pari passo con la graduale formazione del carattere e coll’insegnamento della moralità cristiana: e queste tre cose dalla scuola primaria fino all’Università inclusivamente, costituiscono quella che con parola appropriata gli inglesi dicono educazione pubblica. a Nelle scuole laiche dei nostri paesi latini invece s’insegnano le lettere, le scienze, si insegna la ginnastica, ecc., ma la più necessaria, così allo studente come alla società, la vera moraCe, non s’insegna. E dico la più necessaria perchè inculcando precetti morali ai giovani si otterrebbe evidentemente che molti di essi dirigessero fin dal principio al pubblico bene la propria energia e le molte cognizioni acquistate, mentre adesso servono per la maggior parte a fornire armi micidiali ai nemici della società e dello Stato. a E’ pubblico interesse quindi, che, all’istruzione si unisca l’educazione, accoppiando all’insegnamento letterario e scientifico l’insegnamento della morale. Ma l’insegnamento della vera morale non può impartirsi da chi nega Iddio e il soprannaturale: da liberi pensatori. La morale è una legge e come ogni altra legge deve avere la sua sanzione, ma negando il soprannaturale e Iddio *si toglie alla legge morale noi, solo la sua autorità, il suo diritto d’imporsi, ma la sua unica sanzione. Una morale, che non ha base la religione che quindi non possa ritenersi imposta da Dio, cioè da quell’Essere, che è la suprema saggezza, la suprema giustizia, non può insegnarsi ai giovani come impreativa e quindi obbligatoria... Che dovrebb’egli temere? Chi’ lo punirà dei suoi malefizi, se la giustizia non li conosce?... Nella relazione del ministro della giustizia al presidente della repubblica del i9to si lamenta ogni

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anno T’aumento della criminalità, sopratutto giovanile, cioè di coloro tuttora sotto l’influenza moralizzatrice (?) della scuola laica. a Il 3o per cento degli accusati, — così vi si legge, — sono minorenni!». Lo stesso fenomeno osserva il senatore Garofalo nella sua nota Criminagogia: a Si dice che l’ignoranza è una delle cause principali della delinquenza. Se ciò fosse vero, la delinquenza in un paese dovrebbe diminuire a misura che si propaga l’istruzione. Sventuratamente però le statistiche c’insegnano, che la scuola non diminuisce i delitti». a E come potrebbe essere diversamente coi metodi,attuali, — continua il Duca Gualtieri, coi programmi delle nostre scuole e con un corpo d’insegnanti, nel quale abbondano gli atei, i socialisti, i framassoni e forse non mancheranno gli anarchici?` a In Germania, scrive citando il cardinale Capecelatro, l’obbligo dell’istruzione religioa è strettissimo e l’istruzione è data dal clero. Egualmente obbligatorio per legge è l’insegnamento religioso in Austria: i professori sono scelti nel clero, pareggiaagli altri e stipendiati dallo Stato. Negli Stati Uniti, dove come dice Laboulaye, ognuno si fa gloria di essere cristiano, tutti i giorni s’insegna religione e si prega in comune. Nella Svizzera l’insegnamento religioso ha il posto d’onore nei programmi scolastici. In Olanda si è dovuto ristabilire con una legge, che proclama esser fine della scuola popolare l’esercizio delle virtù cristiane. Infine in Inghilterra l’insegnamento religioso è stato sempre una parte importantissima nei proclami scolastici... a Nella grande Confederazione americana, nel più democratico e libero paese del mondo, tutti ricordano la sentenza del grande Washington: a L’esperienza e la rcígione ci insegnano che la morale (II un popolo non può mantenersi senza principi religiosi». E conformandosi a questi principi non solo la scuola, ma anche il Parlamento inizia ogni giorno i suoi lavori con una preghiera. E il presidente Roosevelt, congratulandosi con l’arcivescovo Ireland per, la consacrazione della cattedrale di San Paolo, gli scriveva: a Nel nostro fortunato paese libertà e religione sono alleate e vanno innanzi tenendosi per la mano».- Colà infine i rettori dell’Università pròcdamano nelle più solenni occasioni che a lo scopo delle Università americane insegnare la scienza con • spirito religioso» come udì il nostro prof. Angelo Mosso. a Si tolgono i Crócifissi‘dai tribunali e dalle scuole, si sopprime l’insegnamento della religione ai fanciulli... Forse il motivo di questa preferenza nell’odio si trova nelle seguenti parole di quell’illustre storico ed al tempo stesso uomo,politico, che fu Macaulay La Chiesa cattolica non ha mai completamente perduto l’ispirazione del supremo Maestro, i cui precetti formano il codice più elevato della perfezione morale, come la sua vita ne ha offerto il più perfetto esempio. La Chiesa cattolica è la più pratica di tutte le religioni». Preziosa confessione in bocca- di un protestante. O piuttosto’ quell’altra