Pagina:Il buon cuore - Anno XIII, n. 09 - 28 febbraio 1914.pdf/6

kanza dell’on. Miliani, circa i provvedimenti da adottare in seguito alla grande ripercussione che l’apertura del Canale di Panama avrà sul traffico in generale e su quello italiano in particolare, rendendosi conto dell’importanza e dell’urgenza della questione, osservava che la linea sovvenzionata Genova Colon avrebbe potuto essere convenientemente prolungata fino al Peru ed al Cile. Sarebbe anche consigliabile il prendere in esame una linea di circumnavigazione intorno all’America del Sud, via Panama-Magellano, come pare che sia allo studio presso Compagnie straniere: tale linea farebbe meglio conoscere a tutti quei paesi i nostri prodotti manifatturati ed alimentari, e darebbe forse un esercizio rimunerativo di cabotaggio. Ma un altro fattore, anch’esso importantissimo, della nostra espansione economica nei paesi dell’America Latina sulla costa del Pacifico, è quello di studiare convenientemente quei mercati e di organizzare con saggezza il nostro movimento espansionista. Bisogna imitare quello ’che da tempo hanno fatto e stanno facendo ’tuttora i tecieschi con grande successo: inviare cioè sulle principali piazze ageoti colti e lìdati alfinchè studino i bisogni ed i gusti dei consumakori, adattando quindi i prodotti alle esigenze delle clientele. In tal modo i’opera dell’Italia non sarà vana, ed il nostro paese potrà ripetere in quelle lontane reg.oni la pagina mirabile scr.tta nella colonizzazione la Repubblica Argentina, e dimostrare ancora Una volta l’inesauribile, forza del genio e della vi alità latina. GIUSEPPE DALL’OGLIO.


Religione

Domenica 13 di Quaresima Testo del Vangelo. In quel tempo il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E avendo digiunato quaranta giorni e quanranti notti, finalmente gli venne fame. E accostatoSegli;l tentatore, disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, di’ che queste pietré diventino pani. Ma eg:i rispondendo, disse: Sta scritto: non di solo pane vive l’uomo, ma di qualunque parola che esca dalla bocca di.Wo. Allora il Diavolo lo menò nella città santa, e poselo sula sommità del tempio, e gli disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, gettati giù: imperocchè sta scritto: Che ha commesso ai suoi angeli la cura di te, ed essi ti porteranno sulle mani, affinchè non inciampi talvo;ta col tuo piede nella pietra. Gesù gli disse: Sta anche scritto: non tenterai il Signore: tuo Dio. Di nuovo il diavolo lo menò sopra un monte molto elevato; e fecegli ’vedere tutti i regni dei.’ mondo, e la loro ma gniftcenza, e gli disse: Tutto questo io ti darò, se prostrato mi adorerai. Al.lora Gesù gli disse: Vattene, Satana, imperocchè sta scritto: Adora il Signore Dio tuo, esservi Lui solo. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco che se gli accostarono ’gli angeli, e lo’ servivano. (.MATTEO, cap. 4’. Pensieri. Quando L’Apostolo volle sintetizzare quanto v’h nei mondo di contradicente all’ideale, cristiano, scrisse quelle parole, che avranno sapore eterno, giacche rispondono ad una eterna verità. Tutto che è nel. mondo (qui parlasi ai quel mondo, che Cristo definì posto netta maiignita e nel paccato) e o concupiscenza d’occh., o di.carne, o superbia di vita. postolo richiama a questi tre sentimenti grinliniti e’ vari a.tceggiaineini dell’esistenza mondana. come a ’ tre fonti, culle quali tinto dirama ed origina. E per vero l’avversario di Dio tenta Gesù — quasi fosse uno àe, mondani — sotto questi tre aspetti. Nei senso: non erà la richiesta di quel semplice e sufficiente pane quotidiano, che noi domandiamo a Dio, che Satana voieva: no: era la frase ipocrita con cui chiediamo al comodo, it lusso, il soddisfacimenlo — .non dei. bisogni — ma delle passioni umane._ Dante stesso descrive l’umane passioni nella lupa la melica, che dopo li pasto ha più fame di pria. Nella ambizione:,Nel salto dal tempio — audaci senza pari, suda a Dio, che avrebbe dovuto metter ti a piedi gli ’angeli — Satana cice il desideri umano di gloria, di rumore, di potenza. Invita l’uomo a ceiebrare i proprii trionfi, andare unicamente: e solo sulle sue forze, colle quali rovescierà que. ie leggi di natura, che sono da Dio 1 l’uomo dei ’non- do, che tenta rovesciare D.o, e porsi al suo posto. Nella sete d’oro e potenza. Troppo evidente: innanzi alla seduzione dell’oro, del dominio, Satana_ sa di tutto ottenere dall’uomo, ed a Cristo stesso — che egli non sa ancora Dio — butta la frase insolente: si cadens, adoraveris.me! E per vero 1 uomo non cristiano, ’il mondano, Don ha nè può avere altre aspirazioni:.fa sua vita -1 piacere: questa è la sua sola divinità: a questa ab. bassa e sacrifica e l’arte più pura, ed il meglio delle sue energie: assicurarsi il piacere sotto ogni forma è il caposaldo del suo programma. Dopo il piacere, la glor.a: il mondano, che idolatra il senso e la materia, non può e non sa rinunciare al piacere del soprasensibile, dell’ideale, ed allora chiede la gloria, la fata meravigliosi che apparta dalla collettività, dal numero, dal volgo soggioga i pochi, seduce i generos.. L’oro e la potenza: l’uno assicura il piacere, l’altra è l’effetto della gloria: nessuno v’ha che ai ha" j, ’gliore dell’uno, al fastigio dell’altra non si chini e non pieghi. Rinuncia alla vita chi rinunca a questo: solo Mieto e fidente rinuncia Cristo a cui noli giova il piacere, che disprezza la falsa gloria, che trova troppo debole là vantata potenza dell’oro.