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NECROLOGIO

Il 10 dicembre scorso Iddio chiamava a sè l’anima di Giulia Bellisomi, eletta creatura la quale «ebbe per ideali: la fede, il culto degli affetti, il sacrificio di sè stessa e visse serenamente, amando, lottando, insegnando n. Così dice l’epigrafe delineata con amore da mano amica. Dessa sintetizza efficacemente tutta una vita di abnegazione, di elevazione, di energia feconda di bene, esempio di quanto possa fare la solida fortezza del carattere. Provata da lunga malattia, Giulia Bellisomi si spense nell’età di. 84 anni e, fra le disposizioni da essa lasciate, si ritrova la nota dello spirito di altruismo che la fece sempre simpatizzare colle altrui sofferenze. Ispiratrice ’di sentimenti affettuosi, chiese alla parentela ed all’amicizia, che l’ultimo pensiero rivolto alla sua memoria, fosse tradotto in opera di beneficenza. L’ardente, luminosa fiamma della piccola lampada si è spenta alla vita mortale: ma l’olio rimane: il ricordo del suo esempio anche in quest’ultimo desiderio di bene. In memoria di Giulia Bellisomi, parenti ed amici fecero le seguenti offerte: All’Asilo Regina Elena per le Madri poL. 500.— vere legittime All’erigenda Casa di Riposo pei Vecchi Ciechi» 100.—

All’Istituto dei Figli della Provvidenza •» 100.— All’Ospizio Nazionale dei Piccoli Dere» litti L. 800.—


Un bel tipo di longevità forte, limpida e laboriosa era il Sig. Angelo Ber4qa, spirato in questi giorni nel novantasettesimo anno. Da tutti era conosciuto e chiamato, nel suo quartiere, col soprannome di Nostranello, derivatogli dal ben noto omonimo suo albergo

con ristorante nella casa in via Castelfidardo, n. 2. La sua clientela, composta in gran parte di studenti della Scuola di Agricoltura e dell’Università Bocconi, lo amava e lo ammirava anche. Infatti il buon Nostranello era noncurante de’ suoi 97 anni, e, per il suo benessere, per la sua energia giovanile, con

tava certamente di diventar centenario co’ suoi capelli non ancor bianchi e sempre ravviati con cura. Anche negli ultimi giorni non aveva rinunciato alle sue predilette occupazioni, interessandosi specialmente agli acquisti della polleria e delle verdure che doleva pulitissime; e si era veduto sempre affaccendato con i suoi camerieri, durante il servizio delle colazioni e dei pranzi, a sgombrare tavolini per gli avventori sopravvenienti, studenti, professori e artisti che lo complimentavano. Solo si lagnava, alla sua tenera età, de’ suoi denti, che, un po’ infiacchiti, non volevano saperne di lavorare come ’nel passato! Ora il buon ometto.se n’è ito, lasciando buona memoria e portando seco tutte le sue care memorie patriottiche, cittadine e famigliari. Pace alla sua anima!

Fiera di Beneficenza a favore delle famiglie bisognose degli ammalati degenti nell’Ospedale Maggiore e dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata Nei giond 5, 6, 7 e 8 Febbraio dalle ore 13 alle 18 si terrà una Fiera di Beneficenza nei Saloni del «Cova al io piano con ingresso in Via A. Manzoni, I. I prezzi saranno fissi e modici. — L’ingresso sarà libero. I doni si possono consegnare alla sede della fiera in Via A. Manzoni, i dal giorno 3 febbraio in avanti. Nel porgere • di ciò notizia alla S. V. il Comitato nutre fiducia ch’Ella vorra generosamente cooperare ad opera così benefica. IL COMITATO GIULIA BASSI UBOLDI DE’ CAPEI - GINA STUCCHI PRINETTI FIORDISTILDE PORTALUPI

GIUSEPPE BAGATTI VALSECCHI - ERMINIO BOZZOTTI.


Beneficenza

Una signora si trova nella più squallida miseria!

Si chiede per lei, dall’obolo dei buoni, il pane per i suoi otto bambini, nell’attesa che la Provvidenza pensi al resto.