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IL BUON CUORE 341


neroso! come è reale il nostro bisogno di gridare a lui: abbi pazienza!

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Nei Promessi Sposi — trionfo del buon senso popolare — Alessandro Manzoni in una scena terribile fa gridare a Lucia, prostrata innanzi all’Innominato: a Dio perdona tante cose per un atto di misericordia!» Ecco la conclusione pratica e religiosa della parabola. Il signore che ha perdonato, punisce rigorosamente il servo egoista e cattivo col fratello. La mancanza di quella misericordia, di cui aveva esperimentat,) la dolcezza poco prima, muove a sdegno il signore, che usa tutto il rigore di sua giustizia. Oh! pensiamo a questo. Noi siamo i cattivi... noi perdonati forse ogni settimana, forse parecchie volte nella settimana, perdonati forse ogni qual volta un incidente ci strappa un grido di pietà, ’forse noi col fratello siamo duri, intolleranti, settarii, ostinati. E Per quale cosa? Meno, mene assai dell’inezia dei cento danari. Pei danari ci pensa la legge degli uomini, ma noi siamo caparbi per un’offesa minima, per.un preteso diritto, per la nostra suscettibilità, per... meno e meno ancora! O mio Di’:A Paventiamo i vostri giudizi e ricordiamo che voi perdonate tante cose — passionalità, durezze, odii, ingiustizie, disonestà, bestemmie, ecc. per un’opera di misericordia! Dateci modo — le cercheremo — di poter fare queste opere di bontà e di amore perchè perdonando ci si possa garantire il vostro perdono. R. B.

NELL’OTTAVA DELLA MORTE DEL TENENTE GENERALE

CONTE VITTORIO BIANDRA DI REAGLIE

Vice-Presidente dell’Istituto Nazionale Per le figlie dei militari italiani.

IN MEMORIA. I.

Io riguardavo come trasognata Le nere cinghie stringere la’ cassa Di ricco legno, doro istoriata; La vedevo calar giù ne la bassa Profonda fossa, ancor dal sol baciata, Nel tetro avel che mai redir non lassa. Ridea la vita intorno, e abbandonata Egli l’avea! Tutto nel mondo passa! Che son la gioia, la bontà, l’amore? Ombra fugace, vana, e scolorita... Ma lo spirto• invisibil, che non muore, Cantava in ogni foglia, in ogni stelo: Dolce è la morte fonte de la vita, E’ il tramite che a noi dischiude il cielo.

Ed il canto gentile e misterioso Del passato adducea la visione: Giovane, forte, ardente e coraggioso Io Lo vedea pugnar •nel vasto agone, Di quel Risorgimento avventuroso Che, l’oppressor cacciando, la Nazione Libera e unita fece, e del. glorioso Italo nome fu l’affermazione.

CZOVità UN NUOVO LIBRO DI MONS. BONOMELLI

Monsignor G. BONOMELLI

Peregrinazioni Estive COSE — UOMINI -- PAESI

Io Lo vedea ne l’opere di pace Soccorrere pietoso l’infelice, Del lavoro, del ben fido seguace. Sereno sempre, fra le alunne amate Appariva più lieto e più felice: Or che le guarda dal ciel, non le ha lasciate.

GIULIA CAVALLARI CANIALAMESSA. Volume di 400 pagine con 16 illzistraz. L.

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Per gli abbonati del Buon Cuore L. 3,50 Casa Editrice L. F. COGLIATI - Milano, Corso P. Romena, 17

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GIUSEPPE ARRIGO Lucida mente e spirito sagace, Avea del verso dialettal la vena, Pd falso e per l’ingiusto ognor mordace, Dolce pel bello e la virtù serena.