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IL BUON CUORE 247


Questa ricca Antologia della virtù, non fu pubblicata a scopo di speculazione e il ricavo verrà devoluto a Istituzione benefica. Leggano i Milanesi questo libro; e nel 2° volume vi troveranno ricordati i nomi delle loro donne benefattrici, nomi cari e gloriosi, tratteggiati con mano maestra da valenti penne ambrosiane. Lo leggano, lo diffondano; e ancora una volta si potrà affermare che il cuore dei milanesi è inesauribile di carità di slanco e di amore. Carola Coggiola.

Chicago e la sua Colonia Italiana

Non si può parlare di Chicago senza dire due parole almeno sull’industria che ha reso famosa per tutto il mondo questa città; parlo dell’industria delle carni conservate. I celebri Union Stock Yards furono fondati nel 1865; la loro superficie copre una estensione di due kmq Vi sono circa 4o km di vie, 160 km. di condutture d’acqua e 500 km, di binari. Il numero degli impiegati e operai addetti ai molteplici lavori in questi stabilimenti è di 50.000. La banca nel recinto degli stock yards ha un deposito di un miliardo di dollari all’anno. Tutte le compre devono esser terminate ogni giorno alle 3 pom. e tutto deve essere pagato in contanti lo stesso giorno. La rapidità con cui le bestie vengono ammazzate; scorticate, tagliate, ha qualche cosa di prodigioso. In media 50o carrozzoni di prodotti escono ogni giorno da questi stabilimenti e vengono spediti a tutte le parti del mondo. Tutte le partì del corpo dell’animale vengono usate: le zampe, i ritagli di pelle, gli ossicini servono per fare la gelatina e la colla. 11 grasso è convertito in sapone glicerina, e polvere per lavare. I peli sono usati per materassi, corde, ecc. Le pelli vengono conciate pei diversi usi; colle ossa si fanno bottoni, manichi di coltelli; spazzole. In questi stabilimenti si lavora pure molta pancreatina e pepsina.

visti padroni di una non dispregevole fortuna. Più tardi altri ed altri vennero ad ingrossare la colonia italiana, portando con sè per unico capitale due buone braccia: alcuni di questi seppero elevarsi sopra la media dei loro compagni, mentre la gran massa rimase nello stato primitivo. La statistica ufficiale del 1896 dà residenti a Chicago 1200 famiglie italiane con 5685 persone, di cui: 18 % provenienti dalla Campania 17 %»» Basilicata 12 %»» Calabria 8%» Sicilia 6% • Abruzzi e il resto dalle altre provincie d’Italia. Non fu che in questi ultimi dieci anni che l’immigrazione italiana crebbe notevolmente sì da arrivare ai 100.000, e la Sicilia dette il maggior contributo. Ora entriamo a discorrere più particolarmente di questa nostra colonia italiana. Chicago è una metropoli cosmopolita pèr eccellenza. Si calcola che su una popolazione di due milioni e mezzo di abitanti un buon terzo si compone di stranieri. Nella sola via Halsted lunga 35 km. si parlano ben 42 lingue. Nella nuova immigrazione del sud-est d’Europa noi portiamo la palma e ne siamo riguardati come il tipo; pregi e difetti sono generalmente attribuiti agli italiani, senza distinzione. (Continua).


Beneficenza


OPERA PIA CATENA.

Il Consiglio Amministrativo dell’Opera Pia Catena porge i più vivi ringraziamenti alla famiglia del compianto Comm. Rag. Giovanni Silvestri che in memoria del loro caro defunto offrirono alla Pia Opera Catena per la cura di Salsomaggiore lire cinquecento.

Per lo sventurato musicista

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Riportassi. L. 39o, Come si vede, al nascere e svilupparsi di queste molteplici e svariate industrie, un vasto campo era aperto a tutte le persone di energia, di volcintà e di capitale, quindi una:fiumana di gente si riversò su questo nuovo Eldorado sui,q, neris a offrire la ’propria mente, le proprie braccia e anche il proprio dan7ro alle nascenti industrie. La maggior parte di questi coloni proveniva da altre parti degli Stati vinti, dall’Inghilterra, dalla Germania, dalla Svezia, in generale dal Nord Europa. Pochi italiani ebbe a contare la primitiva colonia di Chicago, ma questi pochi han saputo aprirsi una strada e dopo parecchi anni di lavoro intenso, Continuo, si sono

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Totale. L. 400, Ricapiti: Tip. Ed. L. F. Cognati, Corso Romana, n, — A. M. Cornelio, Monte Pietà, i o Castelfidardo,

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Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi Filippo Grandi in memoria del carissimo amico Pepito Calzoni. L. so