Pagina:Il buon cuore - Anno XII, n. 30 - 26 luglio 1913.pdf/7


IL BUON CUORE 239


molto diminuita. La nostra raccomandazione valse ad ottenere l’assoluzione a 6 connazionali tratti innanzi alla Corte Civile. Si trovò poi lavoro ad un numero grande di uomini, donne, ragazze e ’ragazzi. Di questi non si tenne troppo conto nei Registri per non ripetere sempre la medesima scritturazione. In questo ci fu di aiuto assai grande il sig. Conte Roberto Fiocca Novi che da perfetto gentiluomo prestò sempre gratuitamente l’opera sua. Il numero dei connazionali trattenuti allo sbarco per essere rimandati in Italia fu quest’anno oltremodo grande. Quelli che si dirigevano a noi per raccomandazioni vennero inviati al R. P. Moretto della- San Raffaele. Egli prendendo nota delle nostre garanzie, ottenne a 15 il sospirato permesso di sbarco. Corrispondemmo con i Segretariati di San Francisco (California), con quelli del Sud e del Centro America, d’Alessandria d’Egitto, di Sicilia, di Napoli e dell’Alta Italia, che ci chiedevano informazioni. o ci raccomandavano persone venute o che dovevano arrivare in America. Potremo ancora far menzione della beneficenza fatta direttamente dal Segretariato con mezzi fornitici dalla Parrocchia, dal Cardinale Arcivescovo di New York e da alti personaggi americani. Tornerà gradito il sapere che, avendo spesso dovuto mandar ragguagli al Consiglio ’ Centrale della Società S. Vincenzo sui bisogni degli italiani di Bassa Città, questo stabiliva di devolvere molta sua beneficenza a favore dei nostri connazionali, e di sussidiare una persona che mi aiutasse nel lavoro sempre crescente di ufficio e di investigazione. Così a poco a poco questo Segretariato, posto nel centro di un quartiere abitato da circa 14o.000 italiani, va ogni giorno più intensificando l’opera sua benefica di assistenza e di elevazione morale del nostro popolo, di cui ogni giorno più cresce il bisogno. La scuola di italiano iniziata l’anno scorso dal sottoscritto per i signori e le signore delle Istituzioni che lavorano in mezzo agli italiani, ha avuto quest’anno 1912 - 1913 un soddisfacente incremento. Le frequenze del primo corso che si chiusero a Natale furono regolarmente non meno di 55. Il Rev. P. Barni diede vita a due nuovi Clubs; uno per le ragazze che conta già più di sessanta giovanette, ed uno per i ragazzi dai 12 ai 16 anni che ne conta 125. Hanno solo due mesi di vita e fanno prevedere già un buon successo. Manco a dirlo, tuttd questo noi facciaito fra gli italiani e per gli italiani. EUGENIO TEDESCHI.

Pel raggruppamento amministrativo degli Asili Sotto la presidenza dell’on. Della Porta, ancora per addivenire al raggruppamento amministrativo, si tenne una importante assemblea dei soci "e benefattori degli Asili di Carità per l’infanzia. Al posto del rimpianto segretario comm. avvocato Giuseppe Longhi, il di lui sostituto, avv. Cesa Bianchi, diede lettura di un’affettuosa commemorazione e della relazione morale e amministrativa predisposta -dal Consiglio amministrativo. In seguito il relatore A. M. Cornelio, dopo aver pure ricordato con affetto le doti che facevano rifulgere la simpatica figura del comm. Longhi, fece una esposizione sintetica del consuntivo 1912, proponendo un plauso al cessato Consiglio, il quale, dopo aver fronteggiato per tanti lustri le difficoltà enormi di una beneficenza dispendiosa quanto utile, può dirsi glorioso di presentarsi con un bilancio in perfetto ordine e con un patrimonio cospicuo, parlante di saggezza amministrativa e di benefattori indimenticabili. L’entrata fu di L. 275.825,42, e l’uscita ascese a L. 269.889,29. Il patrimonio,valutato con grande prudenza, si presenta alla nuova amministrazione nella cifra nitida di L. 2.635.176,79. Le relazioni contabili furono approvate all’unanimità, e i soci Giani, Merendi e Pelandi presero la parola specialmente per commemorare il Longhi. Il relatore A. M. Cornelio ricordò poi le benemerenze del testé defunto mons. Bernardino Nogara, e il. presidente on. Della Porta, con frasi eloquenti, si associò all’unanime rimpianto, e faqndo un elogio speciale del Longhi, propose tra vive approvazioni, un telegramma di condoglianza alla vedova. Si passò poscia alla elezione di quattro rappresentanti nel nuovo Consiglio d’amministrazione, e riuscirono eletti i signori: Cornelio Angelo Maria, Greppi nob. avv. Giulio, Marazzani cav. ing. Enrico (ex presidente) e Orsenigo mons. Cesare. I soci prof. Merendi e Pelandi raccomandarono vivamente la sorte delle pazienti maestre degli asili, troppo scarsamente rimunerate, e il nuovo eletto A. M. Cornelio espresse il convincimento in armonia di dover presto affrontare e risolvere il problema del miglioramento finanziario delle benemerite insegnanti e materne custodi di migliaia di bambini del popolo. L’assemblea si sciolse con un plauso all’on. Della Porta.


Beneficenza


Le nipoti Strambio per un fiore sulla tomba di Emilia Marietti I 4o