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IL BUON CUORE 155


Pensieri.

Gesù continua. nel suo discorso — di cui il Vangelo d’oggi ci riferisce una parte — parlando dello Spirito Paraclito, che Egli definisce Spirito di Verità e Carità. Di ciò già abbiamo detto nel commento della domenica scorsa. Qui più precisamente Gesù dice non più dell’operazione di questo Spirito, ma come e quale sarà l’efficacia o l’effetto di lui sul mondo fedele a Cristo, e sul mondo a Cristo contradicente. Gesù aveva protestato che non avrebbe lasciato gli Apostoli suoi orfani. A ciò ha promesso lo Spirito che Egli manderà dal Padre, -Spirito che li verrà a completare e perfezionare nella mente colla scienza della verità religiosa, li verrà a perfezionare nel cuore dando ed infondendo in loro quella forza ultrapotente e fino allora sconosciuta, o dagli uomini misconosciuta, che sarà la carità cristiana e l’amore. Ma ciò non bastava. A tutti fa impressione terribile e penosi un indomani oscuro e minaccioso. Oscuro perchè non conoscono le proprie forze e l’efficacia delle armi di cui dispongono a propria difesa: minaccioso perchè Gesù in più d’un luogo e d’una occasionè li aveva avvisati che essi erano destinati ad ingaggiare una lotta, terribile lotta col mondo a cui Cristo aveva giurato una guerra implacabile. Per questo Gesù li avverte e dice loro come si svolgerà la lotta, e quale sarà la tattica dei due eserciti che si urteranno, quale infine ed a chi resterà la vittoria.

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Gesù dice che quegli che lui manderà, Spirito di Verità, darà di lui solenne testimonianza: in altre parole -- illustrerà Gesù, lo manifesterà, lo farà conoscere nella sua virtù agli uomini, i quali — afferma Gesù — daranno pur loro testimonio di lui perchè con lui sono fin dal principio. - Ma come daranno testimonio gli uomini che sono di Gesù? cioè quelli che sono educati alla sua scuola, alla sua verità, al suo affetto, i cristiani in una parola? Oh! accettando le verità tutte chè lo Spirito Santo farà conoscere, sottomettendo la mente ai dogmì della fede, avvicinando il mistero, lasciando libero passo, libera azione allo svolgersi di quel raggio di luce che si parte dal Padre e scende ad illuminare gli uomini. Accettando — appunto perchè lo Spirito è verità — accettando le sue parole, i suoi precetti, i suoi

comandi. Come 1a mente è obbligata e s’inchina al vero, così il cuore piega e s’inchina dove sarà il bene, sarà la virtù, sarà il voler di Dio. Ed il trionfo del vero, il trionfo del bene, della virtù, sarà il monumento granitico, indistruttibile, eterno su cui lo Spirito Santo, ed il mondo cristiano -- che fu dal principio con Gesù — scriveranno il solenne testimonio della divinità ed umanità del Salvator Gesù Cristo!

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Improvvisamente Gesù parla dei suoi nemici. Avvisa gli Apostoli di non prendere scandalo delle sue parole come i mondani, i nemici suoi. Li rende, avvisati che il mondo farà senza della loro autorità sia privata che pubblica. Anzi quando in nome della scienza -- pregiudizio scientifico — li perseguiterà, crederà di dare ossequio a Dio, alla propria superbia, al proprio egoismo. Li perseguiterà ancora e più nel nome della propria libertà — pregiudizio morale -- anche qui pretestando il mondo libertà mentre esso ignora cosa sia la libertà non conoscendo Dio, l’unico essere libero veramente. A quale scuola ci siamo ascritti, o lettori? Non regna nelle nostre menti fallaci quel pregiudizio f atale e pericoloso perchè più seducente della coltura... falsa? Cerchiamo la scienza vera? con intenzioni pure? cercando il vero per... Dio? E nel campo morale? Nel campo delle azioni come usiamo delle nostre passioni? Quale l’oggetto? quale l’indirizzo? Come le facciamo? Gesù ci prega di non scandalizzarci se i più, se il mondo opera diversamente. Non l’ha detto prima? R. B.

UN SANTO NEGRO (Sua festa 3 Aprile)

Ecco un sunto della vita d’un Santo, il cui nome — S. Benedetto di S. Fila-delfo, detto «il Moro», conosciuto da.pochi — è pieno d’interesse e di edificazione per coloro che sentono compassione per l’Africa ed i suoi abitanti così poco favoriti dalla natura e dalla grazia. Questo sunto della biografia del nostro Santo Negro serva di esempio a tutti quelli, che finora non avevano abbastanza compreso l’uguaglianza, che regna fra noi ed il popolo africano.