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338 | IL BUON CUORE |
Il più vasto campo dell’educazione, della scuola, della tutela legale o solamente privata degli orfani, degli illegittimi, della difesa dei fanciulli abbandonati, sfruttati e seviziati, della delinquenza minorile con le complesse questioni, che vi sono connesse, dovrebbero sommamente interessare il moralista, perchè poco gioverebbe il conseguire il sequestro delle cartoline pornografiche e la proibizione di qualche rappresentazione oscena, ove si dovessero poi trascurare tutte le più vitali questioni, relative all’infanzia e alla gioventù, che sono divenute il problema più urgente dei giorni nostri, specie ne’ grandi centri di popolazione, tanto da richiamare l’attenzione dei poteri pubblici e da provocare progetti di legge in argomento. Ben dimostrò di comprendere la cosa l’Associazione di moralità pubblica di Milano, la quale non si limitò a discussioni teoriche, ma scese nel campo pratico, procurando educazione e ricovero a ragazze pericolanti o già cadute, salvandole così da certa rovina.
In secondo luogo le Leghe dovrebbero proclamare di voler occuparsi esclusivamente dei minorenni. Ciò importerebbe una limitazione soltanto apparente della sfera d’azione; aprirebbe all’incontro nuovi orizzonti alle persona di buona volontà. Giova osservare che tutte le questioni morali hanno un lato che si riferisce ai minorenni, anche se ciò non risulta di primo acchito, per cui a nessuna delle discussioni, che appassionarono finora degli aderenti alle Leghe, occorrerebbe rinunziare, adottando il nuovo indirizzo.
Del resto l’ideata riforma delle Leghe renderebbe molto più facile il conseguimento degli stessi scopi, che presentemente essi si prefiggono. Un esempio lo può additare Trieste, ove la Lega per la moralità, dopo tramutata in un Comitato di difesa dei minorenni, potè ottenere il sequestro di cartoline pornografiche da quelle medesime Autorità, presso cui in addietro, allorchè si era presentata nella veste di Lega per la moralità, aveva trovato indifferenza e derisione. A Trieste la Lega per la moralità, per quanto avesse proceduto con la massima prudenza e avesse avuto a presidente persona che godeva la considerazione generale, si vide osteggiata dal pubblico e dalla stampa e condusse vita tisica e stentata. Bastò che, pur tenendo fermo in massima al vecchio programma, lo ampliasse con l’aggiungervi tutti i rami relativi all’educazione, alla tutela e alla difesa dell’infanzia derelitta, maltrattata e sfruttata, mutando in pari tempo il suo titolo, perchè incontrasse il pieno favore del pubblico, della stampa e delle Autorità e il loro appoggio morale e materiale, cosicchè, sorto senza mezzi, in poco più di due anni il ComitatoL’ideale riforma delle Leghe deve portare necessariamente con sè il completo mutamento del loro titolo per assumerne uno più simpatico, che potrebbe essere quello adottato dalla ex Lega di Trieste o altro più bello ancora, che sarà facile trovare. Pur lasciando libertà d’azione alle iniziative private, per ragioni d’organizzazione, sarebbe preferibile l’uniformità del titolo.
A corona della riforma chi scrive caldeggia una Rivista, per le suddette ragioni d’organizzazione, diretta dal Comitato centrale o sotto il controllo dello stesso, la quale sia veramente vitale, abbia l’appoggio morale la cooperazione di tutte le Leghe ed una base finanziaria tale da poter essere puntuale nelle sue pubblicazioni e non dover lottare giorno per giorno per l’esistenza. L’eloquenza dei fatti dimostrò, che, purtroppo, ciò non sarebbe possibile, se non sopprimendo Bollettini e pubblicazioni di singole associazioni e adottando una sola pubblicazione periodica, la quale abbracci tutte quelle ora esistenti. Ciò richiede dei sacrifici morali e forse anche qualche sacrificio finanziario. Un altro sacrificio sarebbe certamente per chi ebbe a fondare e diede tutto il proprio entusiasmo alle benemerite Leghe, vederne completamente mutato il nome (il nuovo statuto potrebbe però farne un cenno opportuno); ma senza sacrifici e senza unità d’azione non esiste la forza.
Chi scrive si permette pertanto fare caldo appello al cuore generoso del benamato duce supremo, a tutti coloro che valorosamente hanno finora combattuto in seno alle Leghe, alle Associazioni giovanili e fuori delle stesse per la buona causa, affinchè su le colonne del Bollettino manifestino la loro opinione in merito, nella speranza che da tale discussione possano sorgere proficui risultati.
Luigi Pittoni.
Il Municipio di Milano ha ordinato 200 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.