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294 IL BUON CUORE


zionale di Vienna ha assunto una grande importanza, che nessuno può seriamente pensare a sminuire.

La cronaca della preparazione del Congresso Eucaristico di Vienna registra in questi ultimi giorni un fatto commovente. Certa Maria Suc, una donnetta ottantenne, partiva da Pliskovica, in Slavonia, desiderosa di recarsi a Vienna a piedi per prender parte al Congresso Eucaristico e riportare quindi al suo Comune la benedizione del Legato papale.

Il denaro contante di cui la vecchietta poteva disporre era: due corone e quaranta centesimi. La suddetta arrivò fino a Murzzuschlag: qui però le forze le vennero meno e la poverina cadde affranta sulla pubblica via. Due conduttori viennesi, uomini probi invero, certi R. Fischer e G. Mleker, passando casualmente per quella strada trovarono la povera esaurita. Essi cercarono di rifocillarla, somministrandole del latte, finchè essa potè riaversi. I summenzionati conduttori l’accompagnarorio alla stazione e là, mediante l’intervento di alcuni viaggiatori pietosi, le procurarono il biglietto ferroviario per Vienna. Giunti in città condussero la vecchietta all’Istituto delle Suore del Divin Amore, dove fu accolta con grande deferenza e colmata d’attenzione. In quèsta Casa Maria Suc potrà rimanere fin dopo il Congresso.

Come si può ben immaginare la povera donna non avrà mezzi per procurarsi il biglietto di ritorno al suo paese. La Reichsposte, che ha dato questa notizia, apre una sottoscrizione per raggranellare quanto basti alla buona vecchietta per ritornare in patria dopo la partecipazione al Congresso.

i. Per comodità dei Signori congressisti verrà posta in Piazza S. Stefano una quantità di automobili che percorreranno il tratto andata-ritorno al luogo del convegno della «Rotunde»; si pagherà per la semplice andata 70 centesimi. Prevedendo la grande affluenza, si prega di acquistare presto i biglietti per le automobili, perchè va tenuto conto degli automobili disponibili.

2. Il 14 settembre avrà luogo nel salone della Società Musicale un grande concerto. Il prezzo dei biglietti per esso è di corone 15, 10, 8, 6, 4, 3, 2.

3. Dal 7 al 17 settembre compreso, pei Congressisti verrà messo a disposizione un Ufficio Erariale per Posta e Telegrafo: Vienna-S. Stefano, che porterà il titolo di Ufficio Imperiale di Posta e Telegrafo - Vienna Congresso Eucaristico. — Saranno però eccettuati i pacchi e le lettere raccomandate; tutto il resto: giornali, corrispondenze, ecc., si potranno spedire da questo Ufficio.

4. La Commissione Centrale del Congresso si occupa anche di fare delle fotografie, riproducendo riunioni che si venderanno a prezzi miti.

5. Al passaggio del Congresso Eucaristico verrà suonato il Te Deum.

6. Pel ricevimento alla Corte Imperiale del giorno 14 settembre, non si accetteranno domande per esservi
ammessi, bensì verranno mandati gli inviti alle persone, che si crederà del caso dalla Commissione del Congresso.

7. I pellegrini per avere camere ed alloggio sono pregati di rivolgersi al Comitato delle abitazioni in Vienna, Wallneerstrasse, 8.

8. I sacerdoti che desiderano prender parte alla processione sono pregati ad annunciarsi al più presto possibile.

9. Agli ufficiali dell’Esercito e della Marina, ed agli impiegati di Stato verranno riservati posti speciali.

All’amato e compianto nostro Dottore e Benefattore

Cav. LORENZO BRERA.

Il lutto unanime e doloroso che si diffuse nella nostra Comunità, fra i presenti ed assenti al triste annuncio della Tua dipartita, il profondo sentimento di compianto che ci raccoglie ora presso la cara Tua salma, Ti dica, meglio della mia povera parola, il dolore, il rimpianto di tutti.

Il grato ricordo che serbiamo di Te, e che la morte non può cancellare, s’intensifica maggiormente in questo solenne momento; ed io vorrei rendere a sì venerata memoria il meritato e degno tributo, un tributo che fosse la vera, espressa sintesi della Tua vita.

Pure io non so rilevare di essa altro che il movente e l’azione, nei quali però chi Ti conobbe, ne vedrà compendiata tutta la pura essenza: Tu fosti buono e benefico. Mille infelici e innumerevoli opere benefiche offrono un visibile ed eloquente attestato della mia asserzione.

Tacendo di tanti altri, voglio almeno accennare al Tuo più vasto campo d’azione, cioè all’ospedale Maggiore ove per quarant’anni Tu esercitasti non solo il nobile apostolato dell’arte, ma altresì quello divino della carità.

Questo duplice apostolato Tu lo compisti anche per trent’anni nel nostro Istituto, di cui ogni ramo può dare una infallibile prova della Tua generosa, instancabile prodigalità d’aiuti materiali e morali.

I ciechi erano fra i prediletti del Tuo gran cuore: noi lo sapevamo ed avevamo periTe non solo una sentita gratitudine, ma anche un’affettuosa benevolenza, rispettando in Te il Dottore, amando in Te il Benefattore.

E fu con non lieve trepidazione che Ti seguimmo nell’ultima malattia lottando fra il timore di perderti e la speranza di riaverti guarito, come desideravamo e pregavamo il buon Dio. Alla lettera che Ti mandammo per San Lorenzo, altri risposero in Tua vece: questo per noi abituati gli altri anni a sentire da Te la parola sempre affettuosa del ringraziamento, fu quasi l’amara rinuncia ad ogni lieta lusinga.

Purtroppo noi temevamo la perdita: eppure l’annuncio di questa ci giunse ugualmente inatteso e doloroso. Si sperava almeno di accompagnarti all’ultima dimora, per porgerti insieme l’estremo saluto. Invece....... ma Tu locai, Tu lo senti, vero, che se pochi sono qui realmente, tutti, Superiori, Maestre, Compagni lo sono spiritual-