Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
228 | IL BUON CUORE |
Chi desidera viaggiare in seconda classe pagherà un supplemento di lire 31,50 per il viaggio di andata e ritorno, restando però identico il trattamento delle due classi, presso gli ospizi a Vienna.
Il viaggio di ritorno potrà essere effettuato in qualunque giorno fino al 22 settembre.
Il Comitato italiano dei pellegrinaggi Eucaristici ha voluto cosi soddisfare al desiderio dei moltissimi, che pur non potendo disporre di larghi mezzi, desiderano portare l’omaggio della loro fede alla grande manifestazione Eucaristica. Siccome però a moltissimi altri preme di usare sia d’una maggior larghezza di tempo nella permanenza a Vienna, sia d’un migliore comfort, il Comitato ha lasciato intatte le altre categorie di pellegrinaggi. Così la prima categoria (permanenza a Vienna dall’11 al 16 settembre, ritorno A, linea MonacoInnsbruck) mantiene i prezzi di L. 375 in seconda classe; il ritorno B per Budapest, Adelsberg, Trieste, Venezia, ha il prezzo di L. 450 in seconda classe, durata giorni 12; il ritorno C, per Praga, Dresda, Berlino, Lipsia, Norimberga, Stoccarda, Sciaffusa, Zurigo, Einsiedeln, durata giorni 19, ha il prezzo di L. 680 per la seconda classe.
Una modificazione in meglio per il pellegrinaggio popolare ordinario (categoria seconda) è stata portata, con l’aggiunta di un giorno in più di permanenza a Vienna e con l’aggiunta di una seconda visita in automobile alla città, senza alterazione del prezzo già fissato da Milano a Milano di L. 220 in terza classe. La durata complessiva del pellegrinaggio è di giorni sei intieri oltre il viaggio di andata e quello di ritorno.
Le iscrizioni si ricevono a Milano: presso il Comitato Italiano (via delle Ore, 8) e a Roma: presso il Circolo dell’Immacolata, palazzo Patrizi, piazza S. Luigi dei francesi.
Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi
OBLAZIONI.
Educazione ed Istruzione
L’emigrazione italiana in California
Da un altro lato della sala, in varii preziosi e interessanti modelli, è raffigurata la grandiosa opera del Canale di Panama, molto opportunamente rammentata nella Mostra della California, perchè sarà appunto questo Stato a trarre i più grandi vantaggi dall’apertura del Canale; anzi la California si appresta a celebrarne la ricorrenza con la grande Esposizione Internazionale che avrà luogo nel 1915 a S. Francisco.
Ma la più gradita sorpresa nel visitare questa Mostra si ha nel constatare che molte cose cui parlano del lavoro e del genio italiano: dagli eccezionali prodotti di questa agricoltura specializzata, nella quale è così ricercata ed ammirata l’opera abile e paziente dei nostri agricoltori, al gran canale del Panama, che non solo ha dato e dà tuttora lavoro a centinaia e centinaia di nostri operai, ma sarà il trionfo di una delle invenzioni più utili di una scienza tutta italiana. Cade qui opportuna l’occasione di rammentare che il sistema delle conche adibito alla navigazione, per cui i trasporti salgono e scendono di una considerevole altezza nel corso di un canale, era conosciuto ed applicato in Italia già fin dalla metà del secolo XV e la Lombardia vide le prime grandi costruzioni del genere.
Il Canale di Panama, costrutto dal Governo federale degli Stati Uniti, condurrà le navi da uno dei due oceani, per mezzo di tre conche all’altezza del lago di Gatun (85 piedi sul livello del mare), donde le farà discendere, per mezzo di altre tre conche, nell’altro oceano.
⁂
La Mostra della California all’Esposizione Internazionale di Torino — tranne un campionario dei principali minerali del paese — era essenzialmente agricola. E infatti il meraviglioso sviluppo avveratosi in questo Stato negli ultimi dieci anni, è dovuto principalmente al suo primato nello sviluppo dell’agricoltura e dell’orticoltura; il segreto della prosperità californiese fu la specializzazione agricola, per la quale taluni prodotti della regione costiera del Pacifico vennero perfino a contendere all’Italia, produttrice ed esportatrice di frutta ed ortaggi, gli stessi mercati europei. Esaminando le accurate statistiche dell’Esposizione, vediamo che più della metà della produzione totale, che fu per l’ammontare di 942.580.488 dollari nell’anno 1910, è dovuta all’agricoltura, all’orticoltura, alla viticoltura ed alle industrie da queste derivate. Vengono solamente in seguito i prodotti delle manifatture, i prodotti minerali, quelli della pesca, dell’allevamento del bestiame, ecc.