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IL BUON CUORE 147


Solo dinanzi alla sua vecchiaia, egli conta ogni giorno, ansioso, il numero dei suoi fedeli, e vedendolo assottigliarsi ognor più, se ne rammarica come d’una ingiustizia, e a chiunque venga di lontano a portargli l’ossequio dei popoli che non sanno quella sua tragedia, egli domanda dolorosamente quanti ancora lo amino, quanti faccia ancora del nome suo un segno di vittoria, e fa vedere i suoi libri, le traduzioni, e i diplomi delle Accademie, e gli omaggi d’ogni sorta che gli vennero tributati, quasi a provare che non fu un sogno, quella sua grande vittoria.

È doloroso, ed è tristemente fatale. La gloria che lo baciò, giovane, sulla fronte, egli se la stringe ancora al petto, convulso, e mentre cerca illudersi che ella viva ancora, si sente stringere il cuore dal gelo di quella persona inerte e abbandonata.

Ma l’umile pellegrino di gente latina che vide la sua solitudine amara, non può non dirgli, come tributo doveroso di venerazione, che al disopra delle scuole, al al disopra delle imperiose contingenze della storia, l’opera sua gigantesca tornerà a splendere con tutte le luci del suo puro diamante, quando una fra le generazioni dei suoi posteri potrà finalmente posare le armi, dimenticare le lotte e le angustie quotidiane, e prostrarsi reverente dinanzi ai suoi grandi benefattori del passato.

U. L. Morichini.

Un concorso drammatico femminile

Nella fioritura vittoriosa di energie e di valori femminili che caratterizza questo principio di secolo, assume importanza speciale il progetto d’un concorso drammatico riservato esclusivamente a lavori italiani scritti da signore e signorine anche come prova decisiva delle attitudini muliebri nel campo fin qui quasi inaccessibile della scena di prosa.

Ispirandosi a questo intento, l’importante e autorevole rivista illustrata La Donna, che già conta altre benemerenze vittoriose di affermazioni muliebri, come l’Esposizione Internazionale femminile di Belle Arti, si è fatta banditrice d’un tale concorso, lasciando la più ampia libertà di forma e di argomento e di atti alle concorrenti. Il lavoro deve solamente essere inedito e non rappresentato, e i copioni in duplicato devono essere spediti all’indirizzo della rivista La Donna a Torino entro il 31 maggio corrente.

Una speciale Giuria in cui sono in prevalenza personalità femminili, e di cui fanno parte, fra gli altri, Giannino Antona Traversi, Sabatino Lopez, Amelia Rosselli, Clarice Tartufari, Nino G. Caimi, ecc., leggerà i lavori e indicherà quelli che ritiene adatti all’esperimento della rappresentazione.

Le principali compagnie o personalità drammatiche italiane, come le compagnie Talli, Borelli, Galli, Sainati, Reiter, Novelli, Tina di Lorenzo, Chiantoni Pieri, ecc., hanno incoraggiato questo tentativo impegnandosi a mettere ìn scena quei lavori che riscontrassero degni,
e assicurando così al concorso il migliore dei risultati, quello cioè della rappresentazione sicura dei lavori vincitori.

La gara si presenta quindi degna d’attenzione e di interessamento, dato anche il momento attuale di affermazione della donna in ogni campo d’attività intellettuale e così, segnalando alle nostre lettrici la favorevole occasione, attendiamo con fiducia e auguri i risultati della geniale iniziativa della consorella torinese.

TRIPOLITANIA


VERSI DI UNA SIGNORA FRANCESE


Una benemerita e provetta insegnante dì lingua francese, da anni stabilita fra noi, ha seguito con entusiasmo i prodi nostri soldati nei lidi d’Africa, e commossa dalle perdite di giovinezze fiorenti cadute laggiù, ha dettato questa nobile poesia, che ci onoriamo di pubblicare.




Pensées d’encouragement!


Si la vie en nous se retire;
Pourquoi montrer ce noir chagrín?
Je laisse mes chan ts à redire;
Ne songeons pas au lendemain,
Ce n’est pas mourir tout entier.
N’avons-nous pas l’éternité!
Celui-là seul peut espérer,
Qui sait aimer l’humanité!
Le bien, est à c6té du mal,
Pour en tempérer la douleur
Si parfois le sori est fatal.
C’est comme l’épíne à la fleur.




La gioire est pour le courageux;
Ne déserlons point notre poste;
Ce n’est pas otre vertueux:
Lutter, doit otre la riposte.
Eh! bien qu’importe succomber!
Pleurons-le, car c’était un fort!
(Tel exemple il falli imiter)
Qui sui braner les coups du sort.

Una ammiratrice delle gesta italiane.

Il Municipio di Milano ha ordinato 200 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.