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IL BUON CUORE 119


MAGGIO

di Laura M. Venier.

Vari sono i libri che invitano a solennizzare il dolce mese di Maggio, ma forse non mai come ora, fu sentita la mancanza di un’operetta distaccantesi dal comune delle solite forme e delle solite formule. Siamo perciò lieti di veder colmata questa lacuna con un libriccino, sbocciato, vivida rosa di maggio, dalla penna di una colta e distinta signora.

Associare al pensiero religioso l’elevatezza della forma e la nobiltà del concetto; abbellire di una sobria cornice d’arte i mistici voli dell’anima, non è facile e non è comune. Raggiungere questo scopo non è l’offrire allora, un dono, che ogni donna colta e d’elevata religiosità, può comprendere ed apprezzare? Questa l’idealità raggiunta dal libriccino che presentiamo, certi che la sua comparsa debba riuscir gradita, come tutto ciò che è bello, buono ed utile.

La bontà e l’utilità dell’operetta, si esplicano pure nel dedicarne il ricavo a vantaggio dei ristauri di due antiche Chiese milanesi: S. Pietro in Gessate e S. Maurizio al Monastero Maggiore.

Prezzo L. 1. — Si vende presso la Tipografia L. F. Cogliati.


Enciclopedia

dei ragazzi

È uscita la 40.a dispensa,


Contiene:
ANCORA I NOSTRI ALBERI — I MONACI FAMOSI — UNA DONNA EROICA — IL DISCORSO DI GESÙ SUL MONTE — L’AMERIGA MERIDIONALE — LA CAPANNA DELLO ZIO TOM — PERCHÈ IL FUOCO SI SPEGNE? — VOLUME E PESO — EDIFICI PROFANI MEDIOEVALI — COME LE PIANTE VIAGGIANO — LE PARTI DEL CERVELLO NOVELLE, POESIE, PASSATEMPI, ECC.

140 ILLUSTRAZIONI


Si regala un giuochetto:

IL SEMAFORO


Prezzo Cent. 70



Società Amici del bene


FRANCOBOLLI USATI


Signora Carlotta Pasta Antongini (su buste) |||
 N. 2610
Signora Giulia Sacchi (di cui 208 esteri) |||
   » 1400
Prof. Antonio Cerruti, direttore del Compart. scolastico G. Carducci di Torino, più 156 cartoline ill. |||
   » 5380
De Bellagente Ottavio |||
   » 205

Si accettano sempre con riconoscenza francobolli usati.



NOTIZIARIO


La beneficenza del Banco Ambrosiano. — Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di elargire a favore di diverse istituzioni della nostra città la somma di lire 33.040,04 per beneficenza assegnata sugli utili dell’esercizio 1911.

In memoria di Cesare Agrati. — Le sorelle ed eredi del compianto avv. comm. Cesare Agrati, in omaggio alla sua cara memoria, hanno disposto nel trigesimo dalla sua morte, per le seguenti larghe elargizioni benefiche.

Croce Rossa per l’erigendo Ospedale di Milano, L. 10,000 — Asilo infantile di Meda, 10,000 — Ospedale dei Bambini in via Castelvetro, 3000 — Sottoscrizione pro famiglie richiamati e feriti in guerra, 3000 Cura balnearia per scrofolosi poveri, 2000 — Istituto rachitici 2000 — Associazione M. S. fra Vigili urbani, 2000 — Asilo Infantile Sacchi, 2000 — Croce Verde, 1000 Assistenza Pubblica, 1000 -- Società M. S. fra Personale Infermieri dell’Ospedale, 1000 — Asilo Mariuccia, 1000 — Elargizioni minori per enti diversi (in totale), 2000. — Totale L. 40,000.

Beneficenza. — Martino Ferrario, gioielliere, moriva lo scorso dicembre per investimento nel parco di Milano, dovuto al ciclista Stefano Biganzoli. La famiglia dell’estinto, avendo rinunciato ad ogni domanda di risarcimento di danni, il padre dell’imputato Biganzoli ha messo a disposizione della stessa L. 800 che la famiglia Ferrario ha destinate a scopo benefico pei seguenti
istituti: Deficienti, via Copernico, L. 400; Istituto Don Guanella, L. 100; Assistenza Pubblica Milanese, L. 103; Cassetta poveri del Secolo, L. 100; «Senza tetto» del Corriere della Sera, L. 100. — Totale L. 800.

Necrologio settimanale


A Milano, la signora Ottavia Zanchi vedova Perottini — il dott. cav. Natale Zoia, ottantaseienne. Allievo del martire prof. sacerdote Enrico Tazzoli ed amico dei maggiori uomini che diedero tutta l’anima loro ardente e la vita per la libertà della patria, partecipò alle congiure che condussero alla forca Tito Speri, Carlo Poma, Bernardo Canal, Montanari. Per poco non cadde fra le ugne del feroce auditore austriaco, guardo, nell’aprile del 1852 recò da Pavia un messaggio di Benedetto Cairoli a Castellazzo in attesa a Mantova di un ordine per la sommossa già preparata in precedenza. Combattè tra i volontari e prestò la sua opera di chirurgo a Solferino e S. Martino e di medico durante il colera scoppiato nel ’56 a Medole. Queste opere e queste abnegazioni sono l’elogio migliore dell’uomo passato al di là;