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Ore 8. Salita (a piedi, a cavallo, od in slitta) a Perledo; visita delle cave degli scisti ad ittioliti.

Ore 9. Proseguimento per Esino Inferiore fino al passo di Cainallo, ove si arriverà verso mezzogiorno. Refezione offerta dalla Sezione di Lecco del Club Alpino Italiano. Esplorazione delle ricche località fossilifere circostanti, dalla grotta di Cainallo, e salita al Pizzo Cigo o dei Cich (m. 1453). Chi vorrà potrà spingersi a visitare la Ghiacciaia di Moncodeno (m. 1605).

Ore 15 circa. Discesa ad Esino, con facoltà di ritornare direttamente a Varenna, e di là, in automobile, a Lierna; o pure di scendere attraverso la bocchetta d’Ortanella, a Lierna.

Ore 19. Pranzo a Lierna offerto dal Sottocomitato lecchese. — Ritorno in serata a Lecco.

13 Settembre.

Adunanze del Congresso.

LECCO. — Ore 9. Adunanza della Società Geologica Italiana nel Teatro, per le comunicazioni presidenziali e scientifiche, di cui all’Ordine del giorno (n. 2, 4).

Ore 11. Presentazione della targa d’onore al senatore prof. Giovanni Capellini e al prof. Torquato Taramelli.

Ore 14. Conferenza, in Teatro, dell’ing. prof. Venturino Sabatini sul terremoto Calabro-Siculo del 1908, con numerosissime proiezioni.

Ore 16. Continuazione dell’Adunanza per le comunicazioni scientifiche.

Ore 21. Festa alla veneziana sul lago.

14 Settembre.

Gita al Monte Barro.

LECCO. — Ore 7. Partenza in automobile per l’Azzarola: visita di quella località fossilifera. — Proseguimento per Galbiate e salita (a piedi, a cavallo o in portantina) all’albergo del Monte Barro.

Ore 10. Ascensione della vetta (m. 922): sguardo d’insieme alla geologia dei monti circostanti (corni di Canzo, San Martino, Domane, Resegone, Albenza).

Ore 12. Colazione all’albergo suddetto: indi esplorazione nei paraggi e raccolta di fossili.

Ore 16. Discesa a Galbiate, ove avrà luogo un ricevimento nella villa Bertarelli. — Ritorno a Lecco verso sera.

15 Settembre.

Gita sul Larlo (Lecco, Bellano, Colico, Pliniana, Conio).

LECCO. — Ore 7. Partenza, in piroscafo speciale, verso l’alto lago; sosta a Bellano per visitarvi l’Orrido (forra della Pioverna); proseguimento per Colico; visita alle cave di granito di San Fedelino. Chi vorrà potrà visitare, invece, le cave di feldspato con tormaline e granati di Olgiasca, nonchè gli affioramenti di scisti a staurotide di quei dintorni.

Ore 12. Colazione a Colico offerta dalla Cooperativa Lombarda dei lavori pubblici, proprietaria delle cave di San Fedelino.

Ore 14. Partenza, in piroscafo, per il ramo di Como. — Sosta alla Villa Pliniana per visitare la celebre
fonte intermittente dai due Plinio descritta. — Arrivo a Como verso le 19.

Ore 21,30. Partenza, in treno, per Milano.

16 Settembre.

Adunanze del Congresso a Milano.

MILANO. — Ore 10. Riunione al Museo Civico di Storia Naturale con intervento delle autorità cittadine. — Visita delle collezioni del Museo, e delle raccolte paleontologiche e litologiche dello Stoppani e d’altri geologi lombardi. — Visita d’omaggio al monumento Stoppani.

Ore 14. Assemblea sociale al Museo Civico per ultimare la trattazione dell’Ordine del giorno (n. 3, 5, 6).

Ore 17. Ricevimento in onore dei congressisti offerto dal Municipio di Milano nel Castello Sforzesco. — Chiusura del Congresso.

17 Settembre.

Gita di chiusura del Congresso alla Fonte Bracca

in Val Brembana.

MILANO. — Ore 9. Partenza in automobile dal piazzale del Museo Civico di Storia Naturale.

Ore 19,30. Arrivo alla Fonte Bracca (Ambria) in Val Brembana. Visita della Fonte e delle condizioni geologiche dei dintorni.

Ore 12. Colazione all’Albergo Fonte Bracca, offerta dall’Amministrazione della Società Anonima Termale.

Ore 14,30. Visita agli Stabilimenti della Società. The d’onore alla Pensione Excelsior Fonte Bracca.

Ore 16. Ritorno a Milano. Arrivo alle 18 circa. — Fine del Congresso.

CLOTILDE DI SAVOIA A PARIGI

secondo un epistolario intimo

Quando, il 16 gennaio 1859, la signorina de Foras, damigella di compagnia della principessa Clotilde, apprese che il principe Gerolamo Napoleone era giunto a Torino e che le nozze della figliuola primogenita di Vittorio Emanuele col cugino dell’imperatore dei francesi erano decise, ella scrisse nel suo Diario intimo queste parole: «Io sono angosciata.... Il fidanzamento avrà luogo domani E domani andrò in chiesa a comunicarmi per supplicare il buon Dio d’illuminare e d’ispirare madama Clotilde. Se questo triste matrimonio ha luogo, o almeno giovi alla gloria di Dio, alla edificazione dei popoli, alla santificazione della mia amatissima principessa e di colui, col quale ella sta per unire la sua vita!».

Quindici giorni più tardi, il «triste matrimonio» era celebrato; il conte di Cavour (secondo quel che raccontava alla signorina de Foras il principe Umberto) aveva trionfato degli ultimi dubbi della principessa con una frase imperativa: «Il le faut!»... E l’Ifigenia italica partiva, due giorni dopo, alla volta delle Tuileries. Prima di abbandonare la sua piccola corte di