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384 IL BUON CUORE


In genere agli operai italiani rimangono i gradi inferiori della gerarchia del lavoro.

In una colonia così importante l’istituzione di un Segretariato rispondeva ad una impellente necessità, trattandosi di un contingente stragrande di operai bisognosi di un po’ di tutto. Il Segretariato, la cui attività si esplica con una media di circa 3000 pratiche all’anno, aiuta gli emigranti arrivati di fresco a trovare occupazione. Siccome il numero degli Italiani supera il bisogno dell’industria e del commercio, vi è una quantità permanente di disoccupati. Il Segretariato riesce ad occuparne un discreto numero nelle grandi raffinerie di zucchero di S. Louis, di St. Charles, nelle potenti fabbriche di stearina di St. Mauront ed in altre officine. Provvede inoltre agli indigenti, per mezzo degli istituti locali di beneficenza, quando la Società italiana non è in grado di farlo.

A Marsiglia esiste una chiesa italiana, dove il Missionario per mezzo del ministero ecclesiastico esercita una nobile azione moralizzatrice, tanto più notevole in quanto gravissime sono le cause di degenerazione morale per i nostri operai.

2. — Segretariato di Lione. — I lavori delle vetrerie e l’industria tessile sono quelle che danno maggiormente occupazione ai nostri emigranti nei dipartimenti del Rodano, della Loire, dell’Ain, dell’Isère, alle quali regioni estende la sua azione il Segretariato istituito a Lione dal 1905.

Le coraggiose inchieste fatte nel 1901 dall’Opera, con l’appoggio delle autorità italiane, sullo sfruttamento di cui erano vittima migliaia di fanciulli nelle vetrerie francesi, rivelarono dei fatti talmente obbrobriosi che la pubblica opinione ne fu scossa. La stampa fece una vigorosa campagna ed i governi si decisero a prendere dei provvedimenti. Tale inchiesta procacciò molte simpatie all’Opera, che vide crescere dopo di allora la sua influenza.

La colonia italiana di Lione conta circa 12.000 persone, fra le quali 600 ragazze piemontesi occupati nelle fabbriche, 2000 meridionali addetti ai lavori delle vetrerie, 2000 braccianti; gli altri attendono a mestieri diversi.

Altri centri importanti sono: Givors: con 2000 operai napoletani nelle vetrerie; Rive des Gièrs con 5000 italiani nelle vetrerie; St. Romain le Puy con 300 operai; St. Rambert con 650 ragazze piemontesi; Noiron, Saillous con 200-300 operaie.

I vetrai lavorano a cottimo e guadagnano paghe discrete. L’abuso dei minorenni si verifica ancora sebbene senza gli eccessi di una volta; è specialmente da lamentare la negligenza delle più elementari regole di igiene e di morale da parte degli industriali riguardo ai loro operai, specie i fanciulli.

Le ragazze guadagnano dalle 2 alle 3 lire e, purtroppo, devono vivere in un’abbandono morale quasi completo.

Il Segretariato dell’Opera attualmente funziona adoperandosi per il collocamento dei disoccupati, per il disbrigo di pratiche di matrimonio, d’infortunio ecc., per ottenere la visita medica gratuita e l’ammissione negli ospedali agli operai infermi. Così il Segretariato
compensa alquanto la deficienza di quelle istituzioni di pubblica assistenza, che sarebbero pur desiderabili in una colonia importante come quella di Lione.

Il Missionario con visite periodiche provvede all’assistenza morale-religiosa delle operaie nei diversi centri.

3. — Segretariato di Tolone per la Costa azzurra — Dal 1903 l’Opera d’Assistenza possiede in Tolone un Segretariato il quale svolge la sua azione nei due dipartimenti del Varo e delle Alpi Marittime, dove sono circa 100 mila emigrati.

Tutti i centri del Varo — per non dire di Tolone — hanno una rilevante colonia italiana, composta di muratori, minatori, commercianti, manuali. Negli arsenali del governo i nostri costituiscono il 20 per cento della massa operaia, limite prescritto dalla nuova legge mercantile francese. Nelle grandi industrie i salari sono uguali così per gli italiani come per i francesi. Non altrettanto buone come le condizioni materiali sono le condizioni morali, causa l’abuso dell’alcol e la propaganda sovversiva.

Nel dipartimento delle Alpi Marittime mancano le grandi industrie, se si eccettua Vallauris colle sue fabbriche di terre cotte; non esistono quindi grandi agglomerazioni operaie. Abbondano i camerieri, le domestiche ed i commercianti.

Il Segretariato dell’Opera, in proporzione alle scarse risorse disponibili, si adoperò nel corso di 5 anni, ad assistere gli operai nei loro bisogni. Oltre 2000 sono state le pratiche di cui ebbe ad occuparsi. A Tolone vi è una sala di ritrovo festivo e serale abbastanza frequentata. Sono organizzate visite mensili e settimanali a La Seyne, Frejus, Cannes, Grasse, Vallauris ecc.

4. — Segretariato di Briey. (Dipartimento della Meurthe et Moselle). Venne aperto soltanto nell’agosto 1907 per provvedere ad un bisogno, sentito in quella regione, dove l'emigrazione italiana, cresciuta in proporzioni spaventose, è totalmente priva di assistenza.

Poche regioni sono così interessanti dal punto di vista demografico e sociale come questa regione posta al nord-est della Francia e confinate con la Lorena tedesca, il Lussemburgo ed il Belgio. La recente a «mise en valeur» del ricchissimo bacino minerario di Briey ha determinato un rapido sviluppo industriale ed una larga immigrazione di stranieri.

Sopra una popolazione di 102.000 abitanti si contavano al iº luglio 1908 43624 stranieri e di questi i quattro quinti sono italiani.

Tutta questa immigrazione ha completamente trasformato il paese; villaggi prima sconosciuti presero uno sviluppo enorme; vere città operaie sorsero intorno alle grandi usines.

Malgrado le numerose case operaie edificate dagli industriali, une grande quantità dei nostri abita in luride baracche, che servono da cantina, da dormitorio ecc. La promiscuità dei sessi, l’agglomeramento, l’abuso dell’alcool, i mille incentivi alla débauche hanno fatto di questa regione un centro d’infezione morale. Tutte le case sono cantine, tutte le cantine sono lupanari; la vicinanza della frontiera è di aiuto alle tristi imprese dei malviventi; i delitti di sangue, le violenze, i furti raggiungono delle cifre incredibili. Un rapporto speciale