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Anno IX. Sabato, 10 Dicembre 1910. Num. 50.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.



Preparandosi il solito numero-strenna per il Natale, la settimana prossima il BUON CUORE non verrà pubblicato.

SOMMARIO:


Beneficenza. —Strenna della Pensione Benefica per Giovani Lavoratrici — Opera Pia Catena.
Educazione ed Istruzione. —Giuseppe Morando. Lettere di Antonio Stoppani al Padre Cesare Maggioni — (r. e.) Cose indegne d’un gran filosofo — L. Meregalli. Due cappuccini diversamente accolti in Inghilterra — Le vittime dell’aviazione.
Religione. —Domenica quinta d’Avvento — Rodolfo Dossi, Necrologio.
Società Amici del bene. —Elargizioni della settimana.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.


Beneficenza


Strenna della Pensione Benefica

Per Giovani Lavoratrici.


È graziosa, ben riuscita, interessante. Si apre con un bellissimo ritratto del rimpianto presidente cav. avvocato Emilio Radius e con una commemorazione degna dell’egregio Uomo che tanto giovò alla provvida istituzione. Segue un omaggio alla poetessa Brunamonti con un magnifico saggio d’un suo studio sui Promessi Sposi. Ed ecco un bozzetto suggestivo di Maria Nono VillariFin ch’io viva e più in là — a cui s’uniscono in felice connubio bellissimi Pensieri dell’illustre di lei marito L. A. Villari. Nel passato è un’affettuosa rievocazione d’un artista di gran cuore, che sacrificò se stesso per il trionfo d’un fratello. La narrazione è dovuta a Memorator... Chi è? La stessa domanda vien sulle labbra e sulla penna nel leggere un breve epistolario di Un’anima, affettuosamente commentato da Fram. Imponenti, questi due pseudomini; ma nelle sfumature dei lavori, nelle considerazioni rivelatrici di sentimenti nobili e profondi, s’intravvedono
due signore o signorine di mente ben nudrita e di cuore eccellente. Delicato nella sua grazia spiritosa e gentile, il Bon principio! in dialetto veneziano di Maria Pezzè Pascolato. Di Myriam Cornelio Massa troviamo buoni lavori in prosa, come Il Bosco, che deve toccare profondamente chi sente amore speciale per gli alberi, Le ore della vita, che dovrebbero ridestare energie sopite, e un grazioso studio psicologico di un cagnolino — Pin — che si presenta in uno de’ suoi caratteristici atteggiamenti; e troviamo pure una poesia — Primavera — un inno giojoso con efficace volo all’al di là della visibilità, nel regno della realtà spirituale. Giuseppina Del Carretto ha avuto belle ispirazioni nella Veglia notturna, poesia elevata. Per il nome è il titolo di uno studio profondo di Fulvia, tanto distinta nel dipingere le anime in contrasto, nel descrivere le lotte contro i pregiudizî, le piccolezze degli egoisti, i trionfi dei cuori generosi. Giovanna Denti ci parla con simpatia delle Antiche fiabe della vita quotidiana. A. M. Cornelio propugna con calore la sollecita effettuazione del monumento in Monza al Padre Villoresi, e in seguito, come per la Brunamonti, rievoca la memoria dell’Aganoor con alcune spigolature manzoniane. Il professor Paolo Bellezza ha continuato il suo studio diligente e profondo sulle Invenzioni e i presagi, e la signora Dirce Tenchini, direttrice benemerita della Pensione Benefica, ha portato il suo contributo alla Strenna con un istruttivo e interessante studio Fra le piante. Il grazioso volumetto — adorno di bei ritratti — si completa con un brano dell’Exemeron dell’abate Antonio Stoppani sul Lavoro nell’Universo.

Siccome la Pensione Benefica per Giovani Lavoratrici — come altre istituzioni di beneficenza — attraversa un periodo di strettezze finanziarie — si unisce alla Strenna il seguente fervorino di Fulvia:

«Amici fidi del passato, amici nuovi, noti e ignoti, la Strenna della «Pensione benefica per giovani lavoratrici» è qui e batte alle vostre porte.

«Il tocco è timido e discreto: non ha i clamori della gran cassa: ma è il primo soffio della dolce, famigliare poesia del Natale, la prima nota di quello scampanare a festa che, se risveglia palpiti e ricordi anche nel cuore degli scettici e dei tepidi, accende in quello dei buoni fiamme di carità e d’amore.