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218 IL BUON CUORE


missioni. Ed è in vista di ciò, che la Direzione del Laboratorio ha trovato modo di dargli maggior sviluppo, col duplice vantaggio di impiegare maggior numero di operaie, e di accedere alla richiesta di parecchie ordinazioni che prima non si potevano accogliere per la scarsità delle lavoranti.

Le Scuole, i Circoli festivi, le Biblioteche, si esplicano in punti diversi della città, raggiungendo lo scopo di propagare utilmente l’opera nei più popolari quartieri. Ormai l’Associazione nostra è alla portata di tutti; complessivamente 700 operaie frequentano i Circoli di Borgognone, Brunacci, Cagnola, P. Nuova, S. Cristoforo, Vigentina, assistite da molte Socie Dirigenti e da diverse maestre. Nelle domeniche tutta la Società è in moto nei vari rioni di Milano, Socie Dirigenti, Sanitari, Bibliotecarie, Segretarie, Maestre; le Socie frequentano gli Uffici Medici, i corsi d’istruzione, vengono agli Uffici a regolare le loro partite, versamenti per Mutuo Soccorso, per Cassa Dotale, per Cassa Previdenza Cure. E così pur divise si lavora tutte, unite in un solo ideale espresso nel sentimento fraterno «fare il bene per il bene».

L’Assemblea generale delle Socie che ha luogo in febbraio, qualche ricreazione in carnevale, una gran gita in Maggio, sono i capisaldi delle nostre riunioni; un assieme che procede serenamente in una semplice via di ordine e di reciproco bene, ecco la vita della nostra Società. E qui va notato come nel Gennaio 1909 mancò la consueta festa dell’albero il giorno dell’Epifania, per spontanea, gentile rinuncia delle Socie stesse che vollero tradotto questo svago in una sottoscrizione a favore delle vittime del terremoto.

Ma l’opera nostra aspira a completarsi, aggiungendo qualche utile sollievo alle madri nel periodo delle nascite dei loro bambini, con aiuti in biancheria e in oggetti da medicazione; epperò si sta lavorando al progetto e si spera effettuarlo presto con organizzazione semplice, consona alle finanze. E si sta pure per prendere una nuova iniziativa, non solo allo scopo d’aiutare moralmente e materialmente le operaie, ma anche al fine eletto di ridare alle donne le attitudini, le cognizioni domestiche tanto trascurate in questi tempi in causa del lavoro che le chiama alle fabbriche, agli opifici, allontanandole dalla vita e dalle cure della famiglia. In Marzo quindi verrà aperta, in locali annessi alla succursale di Via Maroncelli, una Scuola di Economia domestica, con speciali corsi per operaie e per signorine. Intanto venne iniziata una sottoscrizione, che già ebbe diverse adesioni, fra gli ammiratori di questa pratica Istituzione.

Questi i progetti pel nuovo anno, mentre siamo liete di segnalare come, nella decorsa primavera, un attivo Comitato composto di Socie Onorarie e Dirigenti e di benemeriti signori, organizzò una Esposizione Artistica di Dilettanti alla Villa Reale, gentilmente concessa da Sua Maestà il Re, iniziativa che, oltre ad offrire uno svago piacevole a quanti la frequentarono, riuscì di efficace aiuto alla Società pel soddisfacente incasso finanziario. E’ desiderio della Presidente di poter, ad esempio di quella, istituire delle Esposizioni biennali,

promuovendo così una gara artistica fra dilettanti. La Esposizione del Maggio del 1909 fu onorata dall’ambita visita di Sua Altezza Reale il Duca di Genova, che ebbe parole di lusinghiera soddisfazione per l'iniziativa rispondente a un duplice scopo.

Le Socie pure furono invitate ad una visita alla Villa Reale, ed ebbero contemporaneamente l’opportunità di gustare una Conferenza finamente esposta dall’egregio avv. Mezzi a commemorazione del 1859. Le memorie patrie, l’arte e la serenità d’uno splendido giorno di Maggio nel grazioso giardino della Villa Reale, poterono procurare alle Socie qualche ora di sano godimento, rialzato dall’affiatamento cordiale fra Socie Dirigenti, Onorarie e Socie Operaie.

Già fu accennato alle benemerenze del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia Scrofolosi poveri in Celle Ligure e del Sanatorio di Salsomaggiore, come a quelle della Direzione della Casa-Famiglia di Varese e dell’Istituto di Lovero Valtellino, che furono larghi di facilitazioni e di cure per le nostre Socie, e subito va aggiunta la generosità colla quale le Ditte Erba e Zambeletti somministrarono medicinali ed oggetti di medicazione a favore dei nostri Uffici Medici. A loro giungano i nostri ringraziamenti, che ripetiamo con riconoscenza ai numerosi benemeriti della Società e fra questi primissimo il Comune di Milano, nonchè ai Soci, alle Socie, ai Sanitari, alle Maestre, agli Enti pubblici e privati e a quanti con provvide offerte o con utile lavoro aiutano l’andamento di quest’Opera, destinata a raggiungere uno scopo eletto a favore delle classi operaie, ed uno non meno eletto per quelli che concorrono ad un bene provvido, con tutti i vantaggi che il lavoro può portare alle anime buone.

Casa famiglia per impiegate

Comitato Permanente.


Badini avv. Paolo — Bagatti Valsecchi barone Giuseppe — Balzaretti ing. Vittorio — Bisi Albini Sofia — Bisleri Felice — Casati contessa Alfonsina — Casati contessa Beatrice — Casati Negroni contessa Luigia — Cederna Gabba Ersilia — Chierichetti Gina — Clerici marchesa Giuditta — Cornelio Angelo Maria — Corti marchesa Sanseverino — Craven donna Maria — De-Marchi Adelina De-Metrio — Gandini Ada — Gandini Noemi — Gavazzi cav. ing. Piero — Ghislandi Maria — Gnecchi cav. Ercole — Hess Lodovico — Magnocavallo Maria — Melzi D’Eril Barbò contessa Giulia — Oliva Piera — Origoni Luigia — Paratico donna Elisa — Pini nob. rag. Carlo — Portalupi Fiordistilde — Rebuschini Sofia — Robecchi Giuseppina — Rusconi prof. don Pietro — Rusconi cav. Mario — Scanzi Annetta — Sommi march. Marianna — Strauss Carlo — Visconti Casati marchesa Anna — Visconti marchese Ermes — Visconti donna Mercede — Visconti di Modrone conte Giuseppe — Weil comm. Federico.