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Anno IX. Sabato, 8 Gennaio 1910. Num. 2.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza.Metronomo. Concerto vocale istrumentale a Bergamo degli Allievi e delle Allieve dell’Istituto dei Ciechi di Milano — Pensione Famiglia per Impiegate — Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi — Avviso — Offerte per l’Opera Pia Catena.
Religione. — Domenica prima dopo l’Epifania.
Educazione ed Istruzione.L. Vitali. Carducci e la fede in Dio e nella Chiesa — Luigi Mercantini. Il buon Capo d’anno del Pellegrino italiano — Anna Ambrosi. Riconoscenza e Poesia.
Società Amici del bene. — Per la Provvidenza Materna — Pei malati dell’Ospedale — Francobolli usati.
Notiziario. — Necrologio settimanale — Diario ecclesiastico.

Beneficenza


CONCERTO VOCALE ISTRUMENTALE

a Bergamo

degli Allievi e delle Allieve dell’Istituto dei Ciechi di Milano


Domenica, 2 gennaio, una comitiva di Allievi e di Allieve dell’Istituto dei ciechi di Milano, dietro invito, si recarono a Bergamo a dare un concerto nel Teatro Donizetti, a favore della locale Cassa di Maternità, Regina Elena. Il programma scelto e variatissimo fu eseguito in modo inappuntabile, destando nel pubblico sorpresa e ammirazione, che si manifestavano in calorosi applausi al termine di ogni pezzo.

I giornali locali diedero tutti, colle frasi più laudative, il resoconto del ben riuscito concerto. Ci piace recare il piccolo articoletto che pubblicò La Rassegna, esprimendo, in modo gentile, pensieri assai gentili.

“Se la musica è per tutti un’arte affascinante, se sa trasportare in dolci estasi gli animi, se sa commuovere, entusiasmare, rapire; pei ciechi — per quei poveri infelici privi delle splendide, meravigliose sensazioni visive — essa deve essere un bisogno, un balsamo, una necessità.

“Come fu genialmente ispirata Margherita di Savoia quando a piè di una fotografia di due giovanetti ciechi che avevano suonato al Quirinale scrisse: “La sacra scrittura dice che gli angeli cantano le laudi del Signore. Fate imparare la musica ai ciechi, perchè la musica offerta a Dio dai derelitti di questa terra deve essere accetta in cielo quanto quella degli angeli”.

“Questo pensavo ieri assistendo al concerto svoltosi al “Donizetti” davanti ad un pubblico affollato in platea, nei palchi e nel loggione.

“Due cose squisite, la beneficenza e la buona musica. Anzi due beneficenze. E’ ben raro tal fatto, poiché spesso la beneficenza suole assumere le sembianze di una vecchia dama divenuta per necessità un’eclettica dell’amore universale, o il ceffo di un qualche membro di comitato politico-umanitario, il quale, se fa dell’arte, ricorre al “dilettantismo”, onde divien quasi verità il detto: “di solito la beneficenza piglia a pedate l’arte”.

“Fortunatamente così non avvenne ieri da parte degli allievi dell’Istituto dei ciechi di Milano col loro concerto vocale istrumentale; concerto interessantissimo e che, nei pezzi d’assieme, e di questi quelli vocali, se ha mostrato come in quell’Istituto l’insegnamento della musica è all’altezza dovuta, fece anche rifulgere la mirabile solidarietà artistica fra allievi, professori e direttore.

“E siccome, ripeto, questa volta il concerto ha avuto non solo l’intonazione austera dell’arte, ma anche quella geniale del cuore, sinteticamente dirò che esso fu un alternarsi incessante di pregi e di plausi; uno scambio mirabile di raggi d’arte e di palpiti di cuori”.

Metronomo.

Pensione Famiglia per Impiegate

Quante volte avviene di sentirsi ripetere domanda d’informazione di una buona pensione per giovani impiegate senza famiglia! La risposta è sempre difficile, e si rende sempre più sensibile il bisogno di una istituzione speciale, che corrisponda al desiderio di giovani oneste, le quali senza pretesa di gravare sulla beneficenza cittadina, fanno voti perchè sorga una Pensione Famiglia, che accolga le giovani impiegate, desiderose di vita tranquilla, economica ed ordinata.

Trattasi di un’opera di bene sociale e morale, che noi raccomandiamo caldamente, specie nel suo inizio, come si rileva dalla seguente circolare:

Il fare appello alla generosità della S. V. Ill.ma, mentre già tante istituzioni benefiche reclamano aiuto, potrebbe sembrare una