Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
DEL FRANCO. | 77 |
XX.
Donne, venite a me se contentare
Volete tutti i vostri appetitelli;
Quì sono, e rave e porri e ravanelli,
4E mille erbe che fanno ingravidare.
Se il ventre pieno vi fa dubitare,
Per tema de’ mariti o de’ fratelli,
Ho ruta ed ho savina a fascitelli
8Da farvi in quattro giorni sgravidare.
Non potría darvi più, se più volete.
In questo la mia robba è ben disposta,
11Ed a tutt’ore in pugno mi terrete.
Bastivi ch’io vel dono, e non vi costa.
Ma che volete più, quando potete
14Impregnarvi e spregnarvi a vostra posta?
XXI.
Son pur nel mio giardin sempre piantate
Erbe per insalate tenerine,
Scheriuole, lattuchelle, scalognine,
4Bietole con borragini sfoggiate,
E sonvi oltre l’erbaggio e l’insalate
Fagiuoli, lenti, ceci, fave fine,
Ciriegie, gelse, mandole, susine,
8Fravole, e bozzacchioni in quantitate.
Con tante esche, vorrebbe la ragione
Ch’alla rete io pigliassi delle starne,
11Ed ogni giorno fresca cacciagione.
Dubito certo, e ben potrei giurarne
Che di tutti i miei danni sia cagione
14Il mio esser di legno e non di carne.