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DEL FRANCO. | 155 |
CLXXV.
Priapo, io son colui che nominare
Più volte udito hai già dalle persone,
Bartolommeo da Bergamo, cojone,
4Gran capitan nell’arte militare.
Il qual per venir oggi a visitare
Cotesto luogo con divozione
Quì ti presento una petizione,
8Che costa, dove sei, mi facci entrare.
Sè ti paresse che il dover non sia,
E che ciò mi debb’essere vietato
11Sol per amor della casata mia.
Fallo, tal che per esser io soldato
Si dica, che sia stata gagliardia,
14Ch’un de’ coglioni vi sia pur entrato.
CLXXVI.
Or, che vuol dir, che chi non ha cojoni,
Schiena non puote avere da impregnare?
Questo vorrei possino insegnare
4Gli arcidotti Aristoteli e Platoni.
Io pur son il padre santo de’ cazzoni,
E ormai non ho più schiena da menare,
Nè perchè sempre attenda a studiare,
8Posso trovarne il fondo e le cagioni.
Ma che bisogna entrarmi in questi piati,
S’è di necessità ch’io spenda l’ore
11In altro che in problemati salati?
E se sen cose d’acquistarne onore,
Lasciamo almanco studiarle a i frati,
14Perchè avvertir ne possano le suore.