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DEL FRANCO. | 153 |
CLXXI.
Il fare a potta in dietro, al mio parere
È una delle foggie principali.
Vedesi ciò, che tutti gli animali
4Ad altra strada non si san tenere:
Non nego, che mill’altre e più maniere
Vaghe non siano, ed ottime e reali,
Dove con più bell’agj naturali
8Si ponno le linguine intrattenere.
Pure chi guarda alla comoditate,
Questa ch’io dico tutte l’altre avanza
11E di perfezzione e di bontate.
Che per esserci assai poca distanza,
Solamente si può con due pedate
14Uscir dell’una, e gire all’altra stanza.
CLXXII.
Voglion, che gli è bel fotter una zoppa,
Ma la cagione ne vorrei sapere:
Chi vuole ch’abbia un buono intrattenere,
4Con dir ch’ha l’arte di giocar di groppa;
Chi dice ch’ella corre e che galoppa,
E ch’ha mill’altre pratiche maniere,
Onde tutte le stelle fa vedere,
8Nel cavar il bambagio con la stoppa.
Chi vuole ch’abbia certe camerelle,
Ove chi entra una volta, a mille guai
11Trova la porta per uscir di quelle.
Vengan quanti filosofi fur mai
A dir di ciò, perchè le son novelle,
14Che in ogni potta è ben da fare assai.