Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
54 | il trentino. |
catena sopratutto nella conca di Sopramonte e nella spianata
alle pendici dello Stivo e del Cornetto, raggiungendo su
quest’ultima cima il suo punto più elevato.
Traccie notevoli dei fenomeni glaciali si hanno fin circa a 1600 m. e sono in modo speciale degni d’attenzione i pozzi glaciali (marmitte dei giganti) di Vezzano scoperti e illustrati dallo Stoppani1 Nel gruppo sono ben rappresentati anche i fenomeni carsici: la carta austriaca indica 14 caverne tutte però di piccole dimensioni (coveli), mentre nella carta non si è tenuto conto della Caverna dello Stringiador abbastanza estesa; non mancano inoltre laghetti senza emissari e corsi sotterranei; sopratutto è notevole una sorgente intermittente presso Garniga. Sul versante settentrionale del Bondone una frana composta esclusivamente da calcari del giura e del lias, caduta dalla cima del Bondone, si estende sopra una superficie per la lunghezza di 2.8 Km. con 0.4 Km. di larghezza. È la frana di S. Anna, detta dai terrazzani Lavè2 Sul versante occidentale del gruppo si hanno le così dette Marocche, che sono anch’esso un’enorme distesa di rovine (più di 15Kmq.) posta fra i paesi di Drò e Pietramurata. È incerto se esse siano frane postglaciali o morene mascherate da frane.
I valori delle superfici dei diversi piani quotati ci presentano caratteristiche differenti da quelle dei grappi precedenti. Qui siamo in presenza di un gruppo, che può dirsi prealpino; non mancano è vero le pareti che cadono a picco, ma molte altre invece scendono mollemente evitando così, nello sviluppo complessivo, quei bruschi salti, che alla distanza di 250 metri davano superfici di piani differentissime. Nel gruppo di Bondone la maggior ripidità va fino ai 400 metri; poi incomincia il vasto e molle terrazzamento che va a finire ai piedi delle poche cime rocciose e nude contrastanti colla vegetazione
d’erba e d’arbusti che ne copre le pendici.
- ↑ Stoppani A. L’era neozoica. Milano, pag. 93 e seg. — Id. Le marmitte dei giganti «Ann. Soc. Alp. Trid.», 1877. — D. E. G. I pozzi glaciali di Vezzano. Ivi, 1878-79. — A. Apollonio. I pozzi glaciali di Vezzano. Ivi, 1879-80.
- ↑ Daman I. Bergstürze von S. Anna u. Castellar in Südtirol. « Zeitisch. f. wissenschaftl. Geographie ». Bd. VIII. Weimar u. Wien. 1891.