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50 | il trentino. |
sovrappone nella sella di Molveno-Andalo il calcare ammonitico rosso e la scaglia.
La formazione cretacea è più sviluppata a destra del Noce ove la grande spianata di Campo, Denno, Flavo», Nano, Tassili lo e Cles è formata dalla scaglia, visibile solo per brevissime striscio, in causa dei depositi di calcare nummolitico, alla lor volta coperti dal terreno morenico.
Sulla riva sinistra del Sarca, fra Pinzolo e Tione, affiorano i porfidi quarziferi colle marne variegate, alle quali segue immediatamente la dolomia principale.
L’orometria del gruppo non ci presenta una curva saliente gradatamente, ma un elevamento a gradinate e a terrazze interrotte da bruschi salti. Il gruppo ha una superficie di 750,16 Kmq. ed è racchiuso da una linea periferica di Km. 126; il suo volume si ragguaglia a 889,869 Kmc.1 e la sua altezza media a m. 1185.
La superficie dei piani racchiusi dalle varie isoipse fra 100 e 200 m., 200-300 m. e sopra 100, 200 ecc., coi rispettivi valori percentuali, è la seguente:
9. Il gruppo successivo delle Alpi di Val di Ledro2 è limitato a N. dalla valle del Sarca, a E. ancora dal Sarca e dal
- ↑ Per il calcolo del volume fu interpolata la superficie racchiusa dall’isoipsa di 1750 m. (Kmq. 196.02) calcolata col metodo ipsografico.
- ↑ Giacomelli Pietro. La valle di Ledro. Rovereto, 1883. — Frischauf. Monte castello um Garda See. lu «Zeitschr. d. D. u, Oe. Alp. V.» XV, 1884, pag. 838 e seg. — Caccianiga Antonio. I bagni di Comano. Treviso, 1889.