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che sovrasta al P. della Sforcellina (2300 m.), costituisce il tratto d’unione colle diramazioni secondarie del gruppo prealpino verso mezzogiorno. Tali diramazioni si stendono da prima con serrata continuità e si elevano colla cima Cornone (2830 m.), col M. Seroten (2663 m.) e col M. Freron (2673 m.) a notevoli altezze, poi scostandosi leggermente verso S. E. si suddividono in gruppettini che raramente superano i 2000 mi. (M. Crestoso 2114, M. Colombine 2215 m.).

In tutto il gruppo dell’Adamello-Presanella le cime più basse sono disposte intorno ai due colossi principali in linee che ne irradiano, separate da valli profonde, parte invase da ghiacciai, coperte di morene, ricche di cascate e di pascoli e disseminate di laghi, alcuni dei quali notevolmente estesi e profondi (fra questi il lago d’Arno che ha una superficie di 0.55 Kmq. e una profondità massima di 62 m.).

La valle di Genova è una delle più note agli alpinisti per la sua selvaggia bellezza. Sul fondo di essa scorre spumeggiante il Sarca di Genova in mezzo a giganteschi massi granitici di tonalite, ammonticchiati l’uno sull’altro in modo bizzarro formando caverne e labirinti. Non meno nota è la valle di Campiglio, dalla quale scende il Sarca di Campiglio ove esisteva un antico monastero trasformato ora in una stazione alpina di primo ordine, in vicinanza del cosidetto Campo di Carlomagno, che, secondo le supposizioni di alcuni storici, deve il suo nome ad un presunto passaggio del re dei Franchi per le valli trentine1 Queste due valli si uniscono in una e formano l’aprica Rendena, in cui si presenta una vegetazione meno alpestre, che cede alla sua volta il posto alla vegetazione meridionale della valle inferiore del Sarca. La valle del Chiese è da quest’ultima divisa dal Passo di Bondo (841 m.) e forma le Giudicane esteriori2. Nella sezione meridionale



  1. Bolognini N.. La leggenda di Carlo Magno. «Ann. Alp. Triti.» 1875. — Id. Ancora del passaggio dì C. M. Ivi 1876. — Collini. Alcune notizie storiche del santuario ed ospizio di S. M. di Campiglio. Trento, 1888.
  2. Sotto il nome di Giudicarie propriamente dette si comprende la valle del Chiese da Ponte Caffaro a Roncone, il passo di Bondo, la Val d’Arno e la valle del Sarca da Tione fino alla piega verso sud (Ponte delle Arche); quest’ultima (la valle del Sarca) costituisce le Giudicarie interiori.