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IV. — Monti e valli; cenni orografici, geologici ed orometrici. 35

e la sua pendenza è oscillante tra le medie di tre e di sei metri per cento, raggiungendo in pochissimi tratti il dieci. Su ambedue i versanti sono frequenti le serpentine, le colossali arginature, le cantoniere, le gallerie, specialmente nei luoghi pericolosi per frane e scoscendimenti.

Da parecchi punti della strada, ma specialmente da alcuni dossi che sovrastano allo Stelvio e tra questi dal Picco delle tre lingue (2843 m.), dove si incontrano i confini politici dell’Italia e della Svizzera, si gode uno splendido panorama dei ghiacciai e delle incombenti cime che li coronano.

Per quello che riguarda la formazione geologica, le Alpi dell’Ortler possono dirsi esclusivamente formate da micaschisti.

Come complemento alle notizie topografiche diamo alcuni dati orometrici. Lo sviluppo periferico del gruppo dell’Ortler è di 225 Km. ed abbraccia, come abbiamo già detto, una superficie di 1775.27 Kmq.1 La distribuzione di questa massa è tale che noi abbiamo un elevamento rapido da prima fino ai 1500 m., poi più lento fino al livello di 3000 m., sul quale incombono con forte distacco di pendenza le sommità più alte del gruppo.

Espressa numericamente la varia dimensione dei singoli piani altimetrici racchiusi dalle isoipse di 200 m., 300 m. ecc. e fra 200 m. e 300 m., 300 m. e 400 m. ecc. in Kmq. e in percentuali, ci dà le seguenti cifre:

  1. Il Marinelli (seguendo il Leipoldt) assegna a questo gruppo una superficie di 2021 Kmq.