del Baldo si spinge nell’Adige, che taglia a Borghetto (e un
tempo tagliava alquanto più a S. a Ossenigo), poi pei M. Lessini
bizzarramente serpeggia fino alla cima di Campobrun
(2043 m.). Di qui risale a N., attraversando le modeste cime
del M. Pasubio (2236 m.). del M. Maggio (1857 m.) fino all’Astico,
che prima divide e poi costeggia; piega a levante,
raggiunge la cima Manderiolo, (2035 m.) dove fa un angolo
retto, e si spinge con un gomito alla Brenta, che pure tronca fra
Tezze e Primolano (mentre un tempo arrivava forse fino
alla confluenza col Cismone). Di qui risale senza norma fino
alla confluenza del torrente Vanoi nell’Astico, va, per breve
tratto, a ritroso dell’Astico, si eleva al M. Pavione (2336 m.).
al M. Pietina (2144 m.) alla cima Piz (2171 m.) (ed è qui che include
un tratto di territorio del bacino della Piave) e alla Croda Grande
(2872 m.) Da questo punto rientra nel dominio delle
vedrette; e procedendo sempre a grandi zig-zag, costeggia il
ghiacciaio di Fradusta, traversa l’altopiano delle Pale di
S. Martino (2698 m.), lambisce le falde del Cimon della Pala
e — qui di nuovo includendo una porzione del bacino della
Piave — con linea retta si spinge fino alla vedretta della
Marmolata, che divide, e giunge al M. Mesola (2645 m.), dove
cessa la coincidenza col confine politico austriaco-veneto e comincia
il confine amministrativo col Tirolo. Questo scorre sul
Sasso di Capello (2579 m.), si dirige a N. fino al M. Pisciadù
(3008 m.), scende al P. di Sella (2218 m.), sfiora la sommità
del M. Pallaccia (2341 m.) e (declinando verso S. e SW)
quelle del Kesselkogl (3002 m.), del Rosengarten (2998 m.),
del Latemar (2741 m.) e finalmente a W. la cima di Rocca
(2440 m.), dalla quale scende per portarsi sul dorso settentrionale
della catena, includendo nel Trentino il paese di Trodena,
in prevalenza tedesco, ma allacciato da forti e antichi vincoli
economici alla comunità italiana di Fiemme; riguadagna
la linea di vetta col M. Corno (1808 m.) per scendere rapido
all’Adige che traversa fra Cadino (217 m.) e Salorno (224 m.).
Dalla valle dell’Adige si innalza all’Horraut (1167 m.) e
poco dopo si piega in direzione parallela all’Adige, sfiorando
il Corno di Tres (1812 m.), il M. Roen (2115 m.), il P. della
Mendola (1360 m.), il Penegal (1738 m.), il Gantkofel (1866 m.)