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Capitolo Quattordicesimo.


La distribuzione della popolazione secondo l’altitudine.


Ho riserbato l’ultimo posto alla esposizione della distribuzione altimetrica della popolazione, perchè questo problema si può riconnettere con le condizioni climatiche del paese e con la sua vita agricola e industriale e ci permette di dare uno sguardo sintetico allo sviluppo economico della regione studiata. Dei tentativi fatti da altri per risolvere questo problema ho discorso in una mia recente pubblicazione, nè credo utile ritornare ora sull’argomento1.

Dirò invece brevemente del metodo da me seguito: facendo uso delle carte militari austriache, ho misurato l’area complessiva dei bacini dell’Adige (Noce, Avisio, Fersina, Leno) del Sarca, della Brenta, del Chiese e del Piave entro i confini del Trentino e l’area racchiusa dalle curve di livello di 250, 500, 750, 1000, 1500, 2000, 2500, 3000, 3500 m.

Quindi per ciascuno dei bacini appartenenti ho calcolato il numero degli abitanti, che secondo i censimenti del 1880 e del 1890 si trovano nelle singole zone da 0 m. a 250 m., da 250 m. a 500 m., da 500 m. a 750 m., da 750 m. a 1000 m. da 1000 m. a 1500 m., da 1500 m. a 2000 m., determinando la densità della popolazione in ciascuna di queste zone. A tal uopo mi servii degli « Special Orts-Repertorium von Tirol u. Vorarlberg» editi dalla direzione centrale dell’ufficio di statistica in Austria, pubblicazioni accuratissime che tengono conto delle più piccole agglomerazioni di abitanti delle frazioni dei villaggi, delle case sparse eco.



  1. Cfr. Cesare Battisti. La distribuzione allimetrica della popolazione del Trentino secondo i censimenti del 1809, 1847, 1880, 1890. « Tridentum. » Anno I, fase. I. Trento, 1898.