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e tedeschi prima, degli italiani poi, furono vinte le maggiori vette dei gruppi dell’Ortler e dell’Adamello a ponente, della Marmolata e delle Pale di S. Martino all’oriente, e di conseguenza procedettero alacremente gli studi dell’altimetria, della topografia e della nomenclatura.

Dei plessi montuosi appartenenti alla regione trentina, unicamente il Baldo fu soggetto a studi scientifici fin dal sec. XVI, per opera di botanici famosi, il Calzolaris, il Pona, ecc., per non citare che quelli del 1500, mentre già nel 1620 il gesuita Biancani ne determinava l’altimetria coll’uso della diottra1 assegnandogli 1056 metri, invece che 2200 come danno le recenti misure.

Negli ultimi cinque lustri lo studio delle montagne trentine ricevette forte impulso ed incremento dalla Società degli Alpinisti tridentini (sorta nel 1874), che promosse l’illustrazione del paese con una copiosa serie di annuari e di guide2, e dai turisti e alpinisti stranieri che nelle loro riviste alpine dedicarono non poche pagine al nostro paese.

Più imperiosamente dello studio dell’orografia si impose agli abitanti della nostra regione l’applicazione all’idraulica. Nel secolo scorso e nel nostro sono frequentissime le memorie idrauliche per arginare e sistemare l’Adige, e i suoi affluenti (la Fersina, l’Avisio e il Noce), la Brenta e il Sarca; per prosciugare le malsane paludi ecc. Però dal punto di vista scientifico tali memorie lasciano molto a desiderare, e all’infuori dello studio del Penk sull’Adige e di quelli del Damian su alcuni laghi, e pochi altri, che citeremo a suo luogo, tutto il vasto campo scientifico della potamologia, della limnologia e dell’idrografia sotterranea è pel Trentino ancora inesplorato.

Le ricerche meteorologiche ebbero inizio nel Trentino alla fine del secolo scorso per opera di Gian Domenico Romagnosi che coprì la carica di podestà di Trento nell’anno 1791.

Non meno importanti sono le osservazioni del generale



  1. Marinelli, op. cit. Vol. IV, pag. 28.
  2. Le migliori guide pubblicate dalla «Soc. degli Alp. trid.» sono opera del prof. O. Brentari. Quella che comprende tutto il Trentino è tutt’ora in corso di pubblicazione.