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Capitolo Sesto.


Il clima del Trentino


1. Pochissimi paesi presentano come il Trentino in uno spazio assai ristretto tanta gradazione di climi. A questo fenomeno concorrono molte cause: prima fra tutte la posizione della regione trentina, a metà via tra l’equatore e il polo, al termine della grande catena alpina, in modo che essa, mentre spinge le sue pendici meridionali nella zona dei laghi prealpini, si rannoda a settentrione coi gruppi più elevati delle Alpi; secondariamente vi influiscono: la struttura orografica del suolo variamente plasmato, con una differenza di 3698 m. dalla minima alla massima altitudine; il carattere altopianico di alcuni bacini; l’irregolarità e la profondità di alcuni altri; l’abbondanza dei ghiacciai, dei nevai, dei bacini lacustri e dei corsi fluviali; l’influenza del mare in qualche plaga (come p. e. nella Valsugana); la struttura geologica del terreno e la vegetazione boschiva, che copre quasi il 50 % dell’intera regione.

2. Abbiamo già accennato come intorno al clima del Trentino si abbiano osservazioni vecchie e nuove e come il ricco materiale delle stazioni meteorologiche sia stato studiato in modo speciale dall’Hann e dal Busin1; ai quali si devono aggiungere il Gerosa, il Peischer ed altri2. Il lavoro del Bu-

  1. Hann I. Die Temperaturverhältnisse der oesterreichischen Alpen Länder. Wien, 1886 (già cit.). — Id. Klima von Riva am Garda see. «Meteor. Zeitsch. 9 Iharg. XXVII, Bd. 1892», Wien. — Id. Iährliche Periode des Regenfalls in Süd-Tirol. «Meteor Zeitsch. 1896». — P. Busin. La meteorologia del Trentino. In «Ann. Alp. Trid.» Anno 1886-87, pag. 159-222.
  2. Da Schio C. Almerigo. Le stazioni di osservazione per servire alla meteorologia e idrografia istituite nel Veneto, nel Trentino, nell’Emilia dal 1873 al 1880. Torino, 1881. — Id. Stazioni di osservazione dei bacini dei