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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc. | 151 |
inciso per breve tratto dall’alta valle del Sila, emissario del
L. della Seraia.
Le due rive del lago sono costeggiate, come quelle del precedente, da vie. La forma è quella di un sacco, che va allargandosi da NE. a SW. Esso ha diametro longitudinale massimo di m. 1250; la larghezza massima è di m. 525; lo sviluppo circumlacuale di m. 3000 circa, e la superficie di 0.45 Kmq.
La massima sua profondità è di m. 14.60 e si trova nella parte NE. del lago, non molto lungi dalla sponda.
Tale profondità si limita a una zona strettissima, contornata da un plafond abbastanza esteso e profondo in media da 9 a 10 m. Il volume risulta di mc. 2.982.000 e la media profondità di 6.5 m. Il lago è alimentato da pochi torrentelli, dei quali però sono perenni solo quelli che scendono dalla montagna di Costalta, il Tof, il Graun e il Palustel. A NE., come abbiamo già visto, sfocia nel lago l’emissario — detto Fosso — del bacino superiore. L’origine del lago è analoga a quello del L. delle Piazze. Le acque, che scendono dal M. Serra e da Costalta, aveano probabilmente il loro canale di scolo ai piedi di Costalta, dove si hanno le maggiori profondità subacquee, e intersecavano l’altopiano di Pinè non già nella parte SW., ma nella parte SE., percorrendo poi la valle del Rio Nero.
Se non che i depositi alluvionali del rio delle Palustele determinarono un po’ alla volta la formazione di un esteso conoide, che formò diga alle acque della valle e costrusse un bacino, che mano a mano si ristrinse e si plasmò in modo da costringer le acque a cercarsi uno sfogo nella parte SW. La prova di queste asserzioni si trova nello studio dei terreni della piccola conca asciutta a SE. del lago limitata a E. dal conoide del rio delle Palustele. In questa conca — dalla quale i contadini estraggono la torba — si può vedere la sovrapposizione di quattro strati: il primo e più profondo di marne compatte, un secondo di sabbia e ghiaia finissima, alto circa un metro; un terzo di torba alto 4 m. e in certe località anche 5 m. e più; un quarto strato di sabbia e ciottoli depositato dal conoide. Tutti questi strati corrispondono ai vari periodi, prelacustre, lacustre, paludoso e alluvionale,