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valle prodotto da alcuni conoidi, di deiezione portati dai torrenti die scendono dal M. Costalta: la Val dei Cialini, la Val Molinara e la Val Coste.

Le acque di questo lago hanno un colore celeste verde corrispondente al N.° VI-VII della scala Forel1; hanno una trasparenza che può in certi tempi raggiungere i 4 m.2. Gelano annualmente per un periodo abbastanza lungo3.

Lago della Seraia. La valle, in cui si trova questo lago (a m. 974 sul mare; lat. 46°8’; long. 28°55’ E. F.), non è che la continuazione della depressione, in cui si trova il lago delle Piazze. In questo punto però la valle si allarga alquanto, mentre i dossi che la limitano arrivano ad altezze inferiori.

A maestro la catena del Serra non ha punte superiori ai 1250 m.; le terrazze da cui essa è costituita sono squarciate da forti talus, formati dai torrentelli alluvionali, che qua e là vanno lentamente modificando il bacino lacustre. Dalla montagna di Costalta, che limita il lago a scirocco, scendono pure dei corsi alluvionali, ma meno estesi e ripidi, grazie al manto

boscoso che la ricopre. A NE. v’è il conoide che lo divide



  1. Ho osservato il colore delle acque, mediante l’apparato del professor Forel, apparato elio consiste in una gamma di colori che si ricava dalla mescolanza in diverse proporzioni di una soluzione azzurra con una gialla. Il colore azzurro si ottiene sciogliendo 0.5 gr. di solfato di rame in 100 cmc. d’acqua fortemente ammoniacale, ed il color giallo sciogliendo 0.5 gr. di cromato neutro di potassio in 100 cmc. d’acqua. Cfr. Forel. Programme d’etudes limnologiques pour les lacs subalpins. « Archives des sciences physiques et naturelles » 1886. Genève. Pei colori bruno-giallastri, si adopra la scala di Ule. Un riassunto delle più importanti notizie su queste scale vedilo in Trener e Battisti. Il lago di Terlago (già cit.).
  2. Studiai la trasparenza col metodo del padre Secchi, facendo scendere lentamente nell’acqua un disco bianco di latta del diam. di 30 cm. sospeso ad una cordicella graduata di metro in metro e misurando la profondità al limite di visibilità. Questo limite è dato dal valore medio tra la profondità alla quale il disco scompare durante la discesa e quella alla quale ricompare ritirandolo.
  3. Per quello che concerne le condizioni termiche tutti i laghi del Trentino — dei quali parlo distesamente — presentano il solito tipo di lago temperato con stratificazione termica ora diretta, ora inversa. Nel presente lavoro non tengo conto che delle notizie più caratteristiche, per non addentrarmi in questioni troppo particolari.