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V. — Le acque; fiumi e torrenti; sorgenti minerali: ecc. 129


linea di displuvio, che, partendo dalla Presanella (3564 m.) all’estremità NNW. della valle, corre prima a W, poi verso S., lungo il confine politico, tagliando le vette del Lago Scuro (3164 m.) e del Mandrone (3291). Abbandona quindi il confine e sfiora la Vedretta della Lobbia, il Carè Alto (3465 m.), il Cop di Breguzzo (3002 m.), la Cima di Vaibona (2890 m.). Di qui in direzione di E. corre al M. Penna (2249 m.), al M. La Roda (2168 m.), al Palone (1641 m.), e, traversando il displuvio tra il Lago di Ledro e il Palvico, risale al Tremalzo (1975) al M. Tombea (1947 m.) e al Cingla (1670 m.), donde continua attraverso la linea di vetta delle prealpi bresciane nel territorio del Regno, fino a Salò. Sul versante opposto, il limite del bacino corre sulla cresta del Baldo e segue la linea di displuvio Adige-Sarca, già da noi indicata, fino alla Presanella.

I limiti del bacino inferiore, col Chiese a occidente e coll’Adige a oriente — dopo che il Sarca, uscito dal Carda, assume il nome di Mincio — corrono incerti nella pianura padana. La superficie complessiva del bacino secondo lo Strelbitsky è di 3057.00 Kmq., dei quali 1290.83 appartengono al Trentino. Il Sarca nasce in due rami: Il primo e più importante è il Sarca di Genova, che scaturisce dalla Vedretta della Lobbia a 2050 m., scorre in mezzo a rocce granitiche sul Pian di Cuc (1569 m.), s’interna tra le pareti solcate dai rigagnoli della Val di Cercen e di Gabbiolo, balza per una cascatella e, entra nelle vaste praterie di Caret (1419 m.), qua e là disseminate di massi granitici; indi, nella direzione da ponente a levante, si precipita flagellando i massi di tonalite per una serie di balze, rupi e scaglioni imponenti; a destra riceve Tacque delle valli Stablel, Fargorida, Làres, Seniciaga; a sinistra quelle della Rocchetta e del Nardis. Il Làres, che scende dal ghiacciaio omonimo, il Nardis, (V. illustr. a pag. 107) che cola da quello della Presanella, si uniscono al Sarca formando due cascate maestose. La prima, di circa un centinaio di metri, è la più selvaggia e pittoresca del Trentino e può gareggiare con le più celebri del Tirolo e della Svizzera. La valle, che il Sarca percorre dalle sorgenti fino a Carisolo, chiamasi Val di Genova ed è celebre nel mondo turistico per la