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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc.. 117


tante di arginazione è la serra di Pontalto, iniziata sotto il vescovo Clesio e modificata e ricostrutta continuamente fino ai tempi nostri.

Ora l’acqua della Fersina viene sfruttata dai ritrovati moderni delle scienze; dal 1890 Trento, mercè l’officina elettrica situata sulla sponda della Fersina e da esso alimentata, ne ritrae benefici grandissimi.

La valle superiore della Fersina è priva di ponti, come di vie. I Mocheni, abitanti di quella plaga, non hanno mai voluto sentir parlare di strade; invece di strade si accontentano di adoperare il letto del torrente quando non è in piena e di far viaggi grandissimi sulle montagne, quando il torrente è gonfio. Si ha così nel cuore del Trentino un’oasi, che sotto l’aspetto della viabilità rappresenta le condizioni dei popoli selvaggi.

Nel pianoro di Pergine si hanno dei ponti in legno, che comunicano colle varie strade, che portano sull’altopiano di Pinè. Ponti in pietra si hanno nella parte inferiore, nelle vicinanze di Trento. Do in nota l’elenco dei più importanti, con alcune indicazioni 1.

6. Fra Trento e Rovereto sfociano nell’Adige torrentelli di poca importanza. Essi sono a destra il Rivo di Sardagna, che precipita con una cascata notevole, la Val dei Tovi, che ha costrutto un largo conoide, sul quale sorge il paese di Ravina, la Valle Magno e la Valle di Cei; alla sinistra il Rio di Vaifonda, che sfocia a Matarello, dove si fece un taglio per raddrizzare il corso dell’Adige, il Rio Secco, presso Be-