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IV. — Monti e valli; cenni orografici, geologici ed orometrici. | 85 |
22. Più imponente e grandiosa del plesso delle vette Feltrine,
torreggia a greco di esse la enorme bastiglia che forma
il gruppo delle Pale di S. Martino. Essa può dirsi un gruppo
nel vero senso della parola, gruppo risultante dall’aggregazione
di molti monti bizzarri e fantastici, non già disposti a catena
ma collocati sopra un grosso piedistallo quadrato. Giace tra
la Val di Canali, il Rio e il P. di Cereda e il torrente Miss
a S.; la Valle Paganini, il Passo di Tranche (Tiser) alto 992 m.
e il Rio Imperina fino alla confluenza col Cordevole a SE.; il
Cordevole fino alla confluenza col Biois ad E.; il P. di Valles
(2032 m.), il torrente Valles, il Passo di Rolle ed il Cismone
ad W.
Nel mezzo del gruppo sta un enorme tavoliere roccioso, che si estende per uno spazio di circa 50 Kmq. ad un’altezza che, oscilla tra i 2500 e i 2800 m., coi lati che strapiombano a picco e con una serie di ondulazioni bizzarre sui fianchi, sugli angoli e nell’interno del corpo, solcato qua e là da canali o frastagliato di buche dove si formano temporanei laghetti.
La cima più alta del gruppo è la dirupata Vezzana (3191 m.) ammantata di ghiacci. La sua forma larga e tozza fa maggiormente spiccare le linee arditissime e svelte dell’acuminato Cimon della Pala (3186 m.), (Vedi Tav. IV) diviso da essa dal Passo di Travignolo. Il Cimon della Pala non occupa il centro del gruppo ma sorge a maestro di esso, leggermente spruzzato sui vari ripiani orizzontali dalle nevi, che si perdono f«ntro le profonde erosioni e crepature. La disposizione delle vette maggiori presenta tre catene allacciate dal vasto tavoliere che occupa la posizione centrale.