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80 | Capitolo IV. |
Gli è che Platone riconosce che questo ideale di politico filosofo è praticamente impossibile trovarlo, e che bisogna perciò accontentarsi delle meno peggiori tra le altre forme cattive di governo. Il principe filosofo vale di gran lunga meglio della legge, ma l’impero della legge è infinitamente meno disastroso del capriccio e dell’arbitrio del non filosofo. E poichè intendenti di politica che si accostino al tipo ideale è men difficile trovarne pochi che molti e più facile uno che più, ne viene che la monarchia corretta dalle leggi, la monarchia costituzionale, diremmo noi, è il reggimento migliore e più tollerabile a viverci1; monarchia costituzionale per altro diversa parecchio da quella di cui molti ora si contentano, dove quell’uno che dovrebbe reggere lo Stato è ridotto all’ufficio di automa, e quei più che dovrebbero esser custodi delle leggi s’adoperano continuamente, ciascuno per suo conto o molti insieme, a torcerle e a violarle.
La rappresentazione dell’uomo politico pertanto si differenzia da quella del sofista in un punto capitale che non credo sia stato abbastanza notato, ed è questo: il sofista falsifica l’Essere in quanto è oggetto del conoscere; l’uomo politico cerca imitarlo in quanto è soggetto; in altre parole, l’uno guarda l’Essere in quanto è passivo, l’altro in quanto è attivo, l’uno in quanto è, l’altro in quanto opera2. Questo lato della concezione
- ↑ Pag. 302 E.
- ↑ F. Horn, Platonstudien, Neue Folge, p. 375, nota come capital differenza tra i due dialoghi questa, che nel Sofista si cerca la definizione di un fenomeno della vita reale contemporanea (e ciò non è del tutto esatto: cfr. cap. preced. nota a p. 53); nel Politico si constata non tanto che cosa gli uomini politici sono, quanto che
che il terzo dialogo possa essere o il Parmenide o il Filebo o alcun altro, e per le ragioni ovvie da altri addotte, e perchè la parte del protagonista anche in esso, secondo la proposta da principio fatta, doveva esser sostenuta dal Forestiero Eleate di seguito alle altre due trattazioni.