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Analisi. 31

diverso, non è non bello, se non rispetto alla natura del bello, ma in sè stesso è qualcosa di reale: il bello e il non bello sono dunque contrapposizione di Essere contro Essere; così il grande e il non grande e così via. Insomma, poichè la natura del diverso è tra le cose che sono, così dev’essere anche delle sue parti. Perciò non ci peritiamo di affermare che la negazione dell’Essere (la quale è dunque il Non essere che andavamo cercando) non è meno Essere dello stesso Essere, ed è perciò una specie-idea. Si badi bene per altro: se il Non essere fosse il contrario dell’Essere, noi non diremmo che è, ed è in mala fede chi vuol farcelo dire: noi diciamo che il Non essere è perchè è diverso dall’Essere; e poichè si identifica col diverso, appunto per questo insieme è, come viceversa l’Essere, in quanto del diverso partecipa, insieme anche non è (p. 259 B). Quando dunque si parla dell’Essere e del Non essere, dell’identico e del diverso, bisogna badare sempre in che senso se ne parli, per non far delle inutili logomachie e sotto il pretesto che i contrari non si conciliano negare la comunicazione delle specie (p. 259 D).

Il negarla è sopprimere il discorso, al quale siamo giunti appunto per mezzo di essa: infatti solo accostando un concetto ad un altro si può ragionare; e togliere il discorso è sopprimere la filosofia (p. 260 B).

Se dunque anche il discorso è una delle specie che sono, vediamone ora la natura. Il Non essere, s’è fatto constare, si trova sparso in tutte le cose: si mischierà dunque anche all’opinione e al discorso? Se non si mischia, tutte le cose sono vere; se si mischia, ne nasce l’opinione falsa e il discorso falso. Ora il sofista aveva impugnato appunto che il falso fosse, poichè negava l’esistenza del Non essere: dopo ciò che si è dimostrato per altro, questa non la potrebbe più negare; potrebbe soltanto sostenere che il discorso e l’opinione sono di quelle specie che non si comunicano, e senza tal comunanza non potersi dar falsità. Vediamo dunque che cosa sono opinione e discorso, e facciamo un passo alla volta (p. 261 C).