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'uomo politico. lì, e potere anche senza venirne a capo (1 ) jn dicare l'errore in cui si cade ora su cotesto D proposito. Socr. giov. Quale errore? For. Noi dobbiamo cercare una cosa che non è molto facile nè frequente a scoprirsi : non di meno proviamoci a rintracciarla. Su via dunque essendo per noi retta questa sola forma di governo che abbiamo detto, sai bene che tutto le ti) Kal ftìtv oi> tpavAóv ye, ài> xan/oag «S tovrcr tip Aóyov aùrov xatafìdAfl xal ttìj òieAdùv èvSelgijrtti ti yiyvóuevov àudgnj/ta negl ai rii. Lo Schleiekmacheh traduce in forma interrogativa: " Ware das denn nicht gar arg, wenn...? „ E provvede bene al senso, se non fosse che invece di ipavAov si richiederebbe un’altra parola, per esempio, dronov. A ritener la forma posi tiva, nessuno spiega come- mai possa effettivamente aver importanza l’accennare a un discorso per piantarlo lì subito e non dimostrar nulla. Un rimedio per altro si può trovare, congiungendo il fn} non con ivitl. gtjiai, come si suole, ma con SicA&dv, cioè non già : , “ e discutendo a parte a parte non dimostri „, ma: * c senza discutere riesca a indicare ,„ come ho tradotto. Vorrebbe dire infatti : tu 'non mi domandi una cosa da poco; intorno all’imitazione si richiederebbe infatti un discorso lungo, e invece, appena toccato e senza andarne al fondo, noi^ dobbiamo subito segnalare l’errore in cui si cade. Questo errore, secondo il Casipkell, sarebbe la capricciosa violazione delle leggi, che è peggiore del mantenimento di leggi imperfette, ma non son d’accordo: negl alno, neutro, non può riferirsi a ròv Atfyov, maschile; non resta dunque che riferirlo a tò negl cojv /tifitj/tdttav del periodo precedente; alle imitazioni dunque l’errore deve riferirsi, o a falso apprezzamento che se ne faccia.