Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/371

360 L'uomo politico. Socr. giov. E molte davvero. Fok. Su via, richiamiamo dunque alla nie- moria i precetti che in cotesto genere di reggi, menti danno i maestri di ginnastica. > Socr. giov. A che proposito? For. A questo, che non credono ammissibile E il perdersi in minuzie coi singoli individui ordinando ciò che 'conviene a ciascun corpo, ma credono più all’ingrosso dover stabilire le pre- scrizioni di ciò che è utile ai corpi, in quanto valgono per lo più e per i più. Sock. giov. Così appunto. For. Perciò assegnando a tutta la compagnia gli stessi sforzi, li pongono insieme in movimento e insieme li fanno cessare dal corso, dalla lotta e da tutti gli altri esercizi corporali. Socr. giov. È così infatti. For. E così dobbiamo ritenere che anche il legislatore, il quale ha da sovraintendere alla 295 greggia per ciò che si riferisce alla giustizia e ai commerci reciproci, non sarà mai capace, prescrivendo a tutti in massa, di attribuire esattamente ciò che conviene a ciascheduno. Socr. giov. Questo si capisce. For. Ma seconcfo ciò che conviene ai più e per lo più, e per conseguenza un po’ al l’ingrosso per gli individui, stabilirà, io credo, le leggi, emanandole scritte, o anche, senza scrivere, consacrando gli usi della patria. Socr. giov. Giustissimo. For. Giustissimo infatti. Perocché come mai si potrebbe trovare, o Socrate, uno sufficentc a