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L'uomo poliiico. 359 esserci mai nessuna cosa umana, per cosi dire, che stia quieta, non permettono che alcun'arte' possa indicare per alcuna tosa nulla di semplice che serva a tutti i casi e in tutti i tempi. Conveniamo di questo? Socr. giov. Perchè no? For. E la legge invece vediamo che tende, si può dire, proprio a questo (simplicismo), come C un uomo prepotente e ignorante e che non lascia / a nessuno far niente senza i suoi ordini, nè permette che alcuno lo interroghi, neanche se ad altri soccorra una soluzione nuova e migliore differente dagli ordini ch’egli avea dato. Socr. giov. Vero: fa infatti proprio così come hai detto la legge con ciascuno di noi. For. È impossibile dunque che vada mai bene per quelle cose che non sono mai semplici quello che costantemente resta semplice. Socr. giov. E' rischia d’esser così. XXXIV. For. E perchè allora è necessario far leggi, quando la legge non è la cosa più giusta? Dobbiamo trovare la ragione di ciò. D Socr. giov. Sicuramente. For. Non si dànno forse anche presso di voi, - come in altre città, delle esercitazioni d'uomini adunati insieme sia per le corse sia per altra cosa a scopo di gara?