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L’uomo politico. 335 XXVI. P'ok. Dopo questo discorso procediamo ad un a|iro sull'oggetto stesso di queste presenti ricreile e su tutto il metodo di sì fatti ragionari. Socr. giov. A che proposito? For. Se alcuno ci interrogasse sulla scuola dei ragazzi che vanno a imparare a leggere, quando ad uno venga domandato un dato nome di quali lettere sia composto, forse che diremo che la ricerca gli si faccia fare per quel solo D caso ch’egli ha dinanzi, o piuttosto perchè diventi più esperto in tutti i problemi di grammatica ? Socr. oiov. E chiaro che per tutti i problemi. For. E alla sua volta ora la nostra ricerca deH'uomo politico? Ce la siamo proposta per sè stessa, o non piuttosto per diventare dialettici più forti su tutte le cose? Socr. giov. Anche questo è chiaro che su tutte le cose. For. Certo neanche il discorso sull'arte testoria nessuno che abbia senno vorrebbe mai andarlo a pescare per ciò che essa vale. Ma io credo che ai più sfugga che, — mentre da una E parte per certe cose si trovano certe somiglianze sensibili agevoli da capire, le quali non è arduo indicare, qualora a chi ne chieda ragione uno voglia dimostrargliele alle spicce senza andar ne