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L’uomo politico. 307 For. Allevare (1) ciascuno la sua greggia, ueSto in certo modo è comune a tutti i pa- • stori, ma non é comune all’uomo politico, e pur ,|jcne abbiamo appostoli vocabolo: si doveva vece apporgliene uno che fosse comune p«r E tutti SuCR. giov. Dici il vero, purché per altro ci sia. For. Come non ci sarebbe stato comune per tutti, per esempio, il prestar servigi, senza distinguere l'allevamento né alcun'altra azione speciale? Se la chiamavamo abilità di governare la gregg'a> 0 coltivarla, o in qualche modo jj prendersene cura (2), così in generale, si poteva comprendere anche l'uomo politico insieme con gli altri, poiché il ragionamento ce lo richiedeva. XVIII. Socr. giov. Va bene. Ma la distinzione che 276 veniva dopo in che modo sarebbe invece avvenuta? d) Intendasi questo allevare in senso di mantenere, e veggasi in proposito la nota a p. 261 D. Il re non mantiene la sua greggia, e perciò non gli si confa il verbo IfiftlV. (a) Veramente èTtiuéleia — cura era il vocabolo anche da principio adoperato (p. 261 D), ma poi gli si era sostituito j(inipi'i come fosse suo sinonimo