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74 L‘uonta. politico. liche, hai sentito certo parlare, e credi cc ne siano ? Socr. giov. Perchè no? D For. Tutte queste cose te le ho domandate ' per questo, perchè dell' allevamento degli animali gregali ve n'ha uno per quelli che stanno in acqua, e ve n’ha un altro per quelli che camminano in terra. Socr. giov. Vi ha infatti. For. Pare dunque anche a te che qui appunto si deva spartire la scienza dell'allevamento in comune, attribuendo rispettivamente a ciascuno di questi la parte di essa che gli è propria, chiamando l'una allevamento nell'umido [o igrotro- fica] (i), l'altra nel secco |o xerotrolica]? Socr. giov. A me sì. E For. Ebbene, e così la scienza regia non ci sarà bisogno di cercare a quale di queste thic arti appartenga; è infatti chiaro a chi che sia. Socr. giov. E come no? (i) vyt>oiQo<ft.Y.óv, poiché corrisponde ad ii'uSqov di cinque lince più su, ho preferito intenderlo in signiG? calo diverso daW’évvyQo&ijycxóv di Sopii, p. 220 A. E vero che essendosi poco prima parlato insieme di allevamenti di oche e di gru, si potrebbe credere fossero designati anche qui insieme gli animali natami nei fluidi (aria e acqua): in tal caso per altro i pennuti, clic troviamo subito dopo come suddivisione dell’all*‘\j- mento nel secco, dovrebbero essere soltanto le galline. Intendendo a questo modo si capisce anche la censura che muove Aristotele, per la quale veggasi la nota al citato luogo del Sofista.